“Libero” presenta il nuovo sito e strizza l’occhio al mercato pubblicitario

Maurizio BelpietroUna maggiore agilità di lettura, nuovi spazi per la pubblicità e un’occasione interattiva per i lettori in grado di renderli partecipi ben oltre il semplice commento. “Libero” fa una passo avanti nel confezionamento dei contenuti web, consegnando agli utenti un restyling del sito e una app che strizzano l’occhio anche al mercato pubblicitario. On air da oggi il nuovo liberoquotidiano.it, infatti, oltre alla consueta modalità di lettura dall’alto in basso tipica del web, riproporrà la classica manovra di sfogliatura del cartaceo, ma con un’unica notizia per pagina a tutto schermo con l’indicazione unicamente di titolo e sottotitolo in modo da rendere chiara l’offerta in quel momento disponibile e lasciare all’utente la scelta dell’approfondimento. Ecco dunque che, tra una “sfogliata” e l’altra, gli inserzioni avranno tutto lo spazio disponibile per video advertising o qualsiasi altro tipo di pubblicità interattiva. L’app realizzata ad hoc, apre inoltre due ulteriori fronti di innovazione: da un lato la possibilità per l’utente di diventare “reporter”, potendo caricare contenuti, da immagini a video, che, una volta filtrati dalla redazione, entreranno a far parte del sistema di notizie online di “Libero”; dall’altro, la possibilità che verrà sviluppata in una seconda fase di “avvertire” con notifiche push gli utenti, che hanno autorizzato l’applicazione, vicini ad un evento di interesse giornalistico, in modo da inviarli sul posto qualora volessero diventarne testimoni per la comunità di lettori. Questa seconda strategia di sviluppo, apre evidentemente la strada alla così detta pubblicità geolocalizzata e targettizzata, che avverte cioè il consumatore delle occasioni a lui territorialmente prossime. «Oggi tutti hanno a disposizione strumenti digitali – afferma il direttore Maurizio Belpietro. – E per questo ognuno dei nostri lettori può potenzialmente diventare un reporter. Otteniamo sempre grandi risposte dai sondaggi, dalle lettere e dai commenti; c’è un enorme coinvolgimento del pubblico e da qui è nata l’idea». L’azienda editoriale conta con queste operazioni di risollevare le sorti della pubblicità sul web: «L’obiettivo di quest’anno – ha spiegato Luca Paglicci, direttore di WebSystem, hub di qualità per la digital advertising che cura anche la raccolta di “Libero” – è quello di crescere a più di due cifre per riportare il quotidiano ai livelli almeno del 2012».

Lorenzo Martorana

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