Interpublic, ricavi 2013 a 7,1 miliardi di dollari. Ma l’Europa non tira
Il bilancio 2013 di Interpublic indica che i ricavi complessivi del gruppo sono cresciuti del 2,4%, a quota 7,1 miliardi di dollari. La crescita organica nei 12 mesi è stata del 2,8% e nel Q4 del 3,7%. L’utile netto è stato di 259,2 milioni di dollari, molto inferiore ai 435,1 milioni di dollari del 2012 (–40,4%). Gli utili dell’ultimo quarto sono calati del 38,3%, dai 313 milioni del 2012 ai 193 milioni del 2013. I risultati contemplano la spesa di circa 60,6 milioni di dollari che si sono resi necessari per riorganizzazione le attività soprattutto nell’Europa Continentale. Negli Usa nel corso del 2013 i ricavi sono cresciuti del 3,7%, mentre il saldo positivo è stato dell’1,7% all’estero. La holding di agenzie creative come McCann e Draftfcb e brand media come Initiative e UM, è in questo momento il quarto tra i gruppi mondiali della comunicazione, venendo nell’attuale graduatoria dopo Wpp, Publicis Groupe e Omnicom, con queste ultime due realtà che però hanno già avviato il noto processo di fusione che dovrebbe portare alla nascita di POG. Michael Roth, presidente e ceo di Interpublic, ha lamentato il calo «oltre le attese» dei profitti in Europa. Ma ha spiegato agli analisti che il gruppo ha già provveduto a interventi correttivi di efficientamento su questo fronte. Roth ha ipotizzato per il 2014 una crescita organica del 3-4% ed un incremento di almeno il 10,3% del margine operativo.