Bertelli e Brunori: secondo Pietro Maestri…
Parodiando il film “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli, abbiamo chiesto un ricordo, tra il serio e il faceto, a Pietro Maestri, che dal 2000 al 2010 è stato direttore creativo esecutivo in JWT e aveva nella squadra i due personaggi per eccellenza del Festival di Cannes, Bruno Bertelli e Alex Brunori.
Il fatto che entrambi abbiano vinto tanti leoni a Cannes e abbiano avuto in parte lo stesso percorso professionale significa qualcosa? «Se mi devo dare un merito – risponde sorridendo Pietro Maestri – è quello di aver saputo valutare bene le persone, di aver lasciato spazio ai talentuosi, di aver valorizzato i giovani e messo le persone giuste al posto giusto.
Ma soprattutto di aver dato un’indicazione di metodo, ovvero grande serietà di approccio, di analisi del cliente, quella che chiamavamo la “sessione diagnostica” veniva fatta con grande lucidità. E poi cercavamo di essere precisi come un puntatore laser.
Il lavoro deve procedere come in una filiera: da quando mungi la mucca a quando bevi il latte la traiettoria deve essere rettilinea, senza distrazioni e dispersioni». Riguardo alle specificità dei due creativi, entrambi copy di estrazione, sui quali rumor di corridoio raccontano non andassero perfettamente d’accordo, Maestri ricorda: «Erano entrambi molto ambiziosi, dotati di talento, neanche molto dissimili.
Bertelli era uno che spaccava il capello in quattro dal punto di vista strategico, si dedicava molto all’analisi, lavorava frequentemente con i planner per costruire una strategia vincente. Anche Brunori era un grande ragionatore, non era il creativo d’impulso, aveva una capacità di visione. Diciamo che entrambi erano molto sgomitanti, volevano salire, acquisire più spazio, avere un ruolo riconosciuto.
E io gli ho lasciato terreno. Non si vedevano di buon occhio? Bè, come succede tra i due migliori attaccanti della nazionale di calcio, c’era un po’ di competizione… Comunque ho dato loro subito degli incarichi, nominandoli direttori creativi associati su alcuni clienti importanti, Bertelli su Heineken e Nutella, Brunori su Kraft e Natuzzi».
Per quanto riguarda Pietro Maestri, dopo la sua esperienza in Jwt e dopo un anno di contract non compete, ha iniziato a fare consulenza all’estero per clienti italiani e non, in particolar modo a Dubai su aziende locali e multinazionali.
Vanna Assumma