La “ludopatia” non è un problema solo italiano

In questa rubrica ci siamo già soffermati più volte sulle problematiche legate alla comunicazione dei giochi con vincite in denaro e abbiamo potuto constatare come il legislatore abbia cominciato a preoccuparsi del fenomeno della ludopatia.

Il Chicago Tribune ha di recente esaminato la situazione in Illinois e ha riportato la notizia del minor favore della popolazione in relazione a giochi e scommesse. Lo stesso Governatore dello stato si è opposto all’apertura di cinque nuovi casinò, sul presupposto del mutato sentimenti dei cittadini.

Da un sondaggio svolto in Illinois nel mese di ottobre 2012 tra 700 partecipanti, è emerso che, a fronte del 40% dei soggetti favorevoli all’espansione del gioco, i contrari erano il 47%, con un 10% di indecisi. I contrari, nella sola Chicago, raggiungevano il 49% (con punte addirittura del 51% in alcune delle 93 contee).

Nella parte sud dello Stato, invece, prevalgono i favorevoli con il 47%, contro il 41% dei contrari. Si notano anche differenze tra i sessi dei soggetti favorevoli: il 51% degli uomini ed il 36% delle donne ha dichiarato di sostenere il gioco d’azzardo. 

Ad ogni modo, il dato interessante è costituito dal fatto che, nello stato e in particolare a Chicago, la metà degli intervistati sia contraria all’espansione del gioco. La tendenza, secondo il Chicago Tribune, è molto cambiata rispetto al mese di febbraio 2012, quando la maggioranza degli intervistati (54% contro il 40% dei contrari) si era dichiarata favorevole all’ apertura di nuove case da gioco e di luoghi in cui scommettere sulle corse dei cavalli.

Nella valutazione dei risultati si deve tener conto che il gioco d’azzardo nei bar, alle fermate dei camion, nelle associazioni è iniziato ufficialmente nel mese di ottobre 2012, più di tre anni dopo essere stato autorizzato per la prima volta dalle leggi dell’Illinois.

Nonostante dal gioco d’azzardo, attraverso le nuove licenze e la tassazione, pervenga annualmente alle casse statali una somma di circa 200 milioni di dollari, per non parlare di circa 10mila posti di lavoro ad esso collegati, il Governatore dell’Illinois, nel porre il suo veto all’espansione del gioco con vincite in denaro, ha evidenziato come la legislazione vigente non fornisca sufficiente supervisione nei confronti di casinò e sale da gioco, non riuscendo ad accantonare abbastanza fondi, invece, per le scuole.

Il Presidente del Consiglio della Contea di Cook, sempre in Illinois, ha segnalato che i giocatori compulsivi spesso commettono crimini per potersi permettere le loro abitudini di gioco e frequentemente sono anche alcolisti e tutto ciò finisce per costare molto allo Stato, sia sul fronte della giustizia, sia sul fronte della salute. 

La stessa Contea sta pensando di applicare una nuova tassa alle macchine da gioco, quali slot machines e video poker. Si tratterebbe di adesivi del valore di 800 dollari ciascuno da applicare su ogni dispositivo, dal provento dei quali ricavare le somme necessarie ad affrontare i costi sociali derivanti dalla dedizione al gioco.

In modo non dissimile, erano state affrontate, nella Contea di Cook, le problematiche relative alle armi e alle munizioni: con il provento della tassazione sulle stesse si sarebbe reso possibile per lo Stato affrontare le spese di salute e ospedalizzazione delle persone colpite da arma da fuoco e le spese di giustizia per perseguire i colpevoli.

Il Chicago Tribune ci off re uno spaccato su come, oltreoceano, si affronti la ludopatia. Sicuramente premesse e rimedi sono molto diversi rispetto a quelli adottati dal nostro legislatore.

Fiammetta Malagoli

malagoli@studiolegalemalagoli.it
 

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