BuzzMyVideos: raggiunte 100 milioni di visualizzazioni

«Poco più di un anno fa era solo un’idea, adesso si sta concretizzando con numeri interessanti».

Parola di Paola Marinone, fondatrice di BuzzMyVideos, start-up nata a Londra dall’esperienza di una trentaquattrenne ex-manager di YouTube e che ora si presenta in Italia con l’intento di ampliare i contatti commerciali.

La società è un incubatore di talenti, che ha l’obiettivo di sviluppare il potenziale di chi produce i contenuti sulla piattaforma di Google, di aumentarne l’audience e, di conseguenza, di monetizzare il talento dei videomaker con l’advertising.

Al momento attuale la start-up, che ha un anno di vita, conta 3900 creatori di contenuti (sia professionisti che non) in 100 Paesi del mondo, di cui 800 italiani, per un totale di visualizzazioni mensili di 100 milioni.

«Quando ebbi l’intuizione – ricorda Marinone – mi sembrava che al mercato mancasse proprio questo servizio, anche perché in Italia esistono altre realtà simili ma sono locali, non hanno una vocazione internazionale come la nostra.

Comunque il bisogno di aiuto per emergere su YouTube è reale, abbiamo 17mila richieste a trimestre, e questo dimostra che l’intuizione era corretta.

Chiaramente noi facciamo una selezione sulla base di diversi fattori, numerici e non, e successivamente ai partner offriamo consigli personalizzati per l’ampliamento del pubblico, consulenza sullo sviluppo del canale, servizi di analisi dei dati, e possibilità di monetizzare i video.

Viceversa, offriamo alle aziende categorie di audience mirata: musica, lifestyle, beauty, games, entertainment e tutorial.

I brand possono fare pubblicità in modo diretto su alcuni video del network, oppure avvalersi di video creati ad hoc dai partner della community sui prodotti dell’azienda».

L’iscrizione a BuzzMyVideos è gratis e il business model della società si basa sulla revenue sharing, cioè sulla compartecipazione delle entrate con i videomaker, sulla condivisione del rischio.

«È chiaro – riprende la fondatrice – che la maggior parte dell’incasso pubblicitario va a loro. Nel primo anno abbiamo lavorato per creare numeri, cioè un’audience forte e ben segmentata, e la raccolta pubblicitaria è ancora in fase di trattativa e sarà il nostro secondo passo.

Attualmente abbiamo una percentuale della pubblicità veicolata da YouTube, ma il business plan prevede anche una raccolta diretta. In sostanza agiamo come concessionari e come consulenti.

Siamo in crescita, siamo passati gradualmente da 0 a 7 dipendenti, attualmente abbiamo tre posizioni aperte sul sito e ne ricercheremo altre nei prossimi mesi».

La forza della start-up sta indubbiamente nel passato della sua fondatrice, che avendo lavorato per Google e YouTube, conosce bene i segreti del web 2.0.

Ne ha illustrati alcuni per aumentare le visualizzazioni: caricare giornalmente più video, aggiornarli, seguire i trend, relazionarsi con altri Youtubers e infatti molti partner del network BuzzMyVideos collaborano tra loro e appaiono insieme nei video.

Non manca chi sperimenta nuovi format, come Roberto Bonetti che ha ideato un blog dove parla di YouTube su YouTube, un po’ come accade nel piccolo schermo quando si parla dei protagonisti della tv nelle varie trasmissioni. 

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