Il settore delle ricerche di mercato nell’era del Covid-19

A quattro mesi dalla prima survey, Assirm, guidato dal presidente Matteo Lucchi, presenta i risultati di una seconda ricerca focalizzata sui 4 temi: lo stato attuale dell’azienda; previsione per l’anno prossimo relativa all’azienda e al Paese; la situazione del settore di riferimento in relazione al Covid-19; i problemi da affrontare e la loro entità. Confrontando i nuovi risultati con quelli di inizio aprile – nel pieno della crisi pandemica – emergono evidenze significative. Analizzando le previsioni dell’andamento economico aziendale per l’anno in corso, il 55% degli imprenditori si dichiara fortemente negativo. Il 22% ipotizza un lieve peggioramento mentre il 19% non si aspetta alcuna variazione rispetto ad ora. Per quanto riguarda, invece, il 2021, si osserva un atteggiamento più positivo anche se cresce l’incertezza. In relazione alle valutazioni generali sull’effetto del Coronavirus sull’industry nel 2021, si osserva un calo di 7 punti percentuale alla risposta “Avrà un impatto molto negativo” – che nell’ultima indagine aveva ottenuto il 30% delle preferenze. Diminuisce dunque la percezione di un 2021 sfavorevole, anche se si nota ancora molta cautela. Guardando alla situazione nazionale, il 2021 viene valutato come un anno difficoltoso dal 60% degli associati. Il 22% pensa invece che vi sarà un miglioramento. il 15% crede che non subirà modifiche. Dal punto di vista operativo, i problemi con i quali i player del settore si sono dovuti confrontare sono il rallentamento della domanda (46%), la difficile realizzazione di focus group e interviste face-to-face (17%), la gestione dello smart working (17%).

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