Covid-19 e commercio online: quale l’impatto sull’attività degli e-merchant

La pandemia sta mettendo in discussione le dinamiche del commercio al dettaglio, ponendo al tempo stesso le basi per una crescita esponenziale del segmento online. L’ottimismo dei merchant nei confronti del presente e del prossimo futuro, tuttavia, è scarso, come rivela uno studio sull’impatto del Coronavirus sul commercio online condotto da PrestaShop su 1.600 esercenti in Italia, Spagna e Francia. Il 71% degli e-merchant intervistati conferma, infatti, di aver intrapreso azioni specifiche per adattare la propria attività professionale alla complessa situazione globale. In un caso su due (49%) ciò si è tradotto in smart-working (49%), mentre un quarto dei rispondenti (26%) si è orientato sul part-time. Orari e sedi di lavoro non sono gli unici aspetti oggetto di revisione da parte dei merchant. Il 27% degli intervistati spiega, infatti, di aver introdotto alcune restrizioni alle consegne, mentre il 13% ha deciso di investire in un piano di comunicazione di crisi. Seppur in percentuale minore (8%), c’è anche chi si è trovato a sospendere in toto le vendite. Tuttavia oltre due terzi (69%) crede che il servizio fornito ai propri clienti sia inevitabilmente degradato a causa delle misure di confinamento e il 65% dei commercianti online parla di un’interruzione della propria attività a causa del rinnovo della quarantena. PrestaShop ha rilevato che oltre la metà dei merchant si aspetta una generalizzata mancanza di domanda (60%), mentre il 43% teme che lo stop sia reso necessario dalle crescenti difficoltà logistiche conseguenti al lockdown. Il terzo fattore è la complessità in termini di approvvigionamento delle scorte (36%), mentre in un quinto dei casi (21%) a rappresentare una criticità difficile da sormontare è la tutela della sicurezza dei dipendenti. Solo il 35% dei commercianti intervistati si aspetta di registrare un aumento dell’attività del proprio e-commerce in questo periodo di emergenza, mentre oltre la metà (54%) degli esercenti che possiedono anche un punto vendita fisico afferma di non aver ancora notato una trasposizione online della propria attività offline. In questo clima di sfiducia diventa quindi più che mai fondamentale studiare una strategia per impedire il ristagno del business e stimolarne la crescita. Per potenziare l’attività del proprio e-commerce circa due terzi (65%) dei commercianti intende puntare sulla comunicazione, dai social network all’e-mail marketing, da un lato consolidando la relazione con la propria clientela, dall’altro ampliandola. Al secondo posto dei mezzi utilizzati dai merchant per incrementare il business del proprio sito spiccano le offerte promozionali (36%), seguite dall’ottimizzazione dell’esperienza utente e dei contenuti (26%). Convinto del ruolo chiave della comunicazione in un momento di crisi, il 37% dei commercianti conferma di non aver ridotto gli investimenti nelle campagne pubblicitarie. Analizzando le scelte di chi, invece, si è trovato a diminuire le spese in questo segmento, PrestaShop ha rilevato che il canale più penalizzato risulta essere quello delle campagne Google (32%), seguite da quelle pianificate su Facebook. La percentuale scende al 16% per altre piattaforme, quali Instagram, Amazon o Criteo.

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