Danese Sprout alla ricerca di un beauty brand per la matita make up che diventa un fiore

Danese Sprout, start up nata da un’idea di un gruppo di studenti del MIT di Boston che si è fatta conoscere vendendo in oltre 80 Paesi con la sua matita piantabile, dopo 3 anni di ricerca e sviluppo, è pronta a proporre la prima matita occhi, labbra, sopracciglia che si pianta. Alla sua estremità la matita ha una capsula a base vegetale, piena di semi. Quando è troppo corta per poter essere utilizzata la si pianta sottosopra e nel giro di alcuni giorni inizierà a crescere una pianta, un’erba aromatica o un fiore. Per lo sviluppo della matita per il trucco Sprout sta lavorando in collaborazione con alcuni importanti player mondiali come Faber-Castell e Scwann Cosmetics per assicurare la migliore qualità della matita e con alcuni importanti marchi di cosmetici mondiali, che hanno mostrato interesse per le fasi iniziali del processo. Sprout ha il quartier generale a Copenhagen, in Danimarca, e un ufficio a Boston e conta tra i clienti Enel, Bulgari, Benetton, Coca-Cola, WWF, Marriott, Toyota, McKinsey, New York Highline, Spice and Tea Exchange, Ikea, e alcuni dipartimenti delle Nazioni Unite e della Commissione europea con sede in Italia. Le matite Sprout sono anche presenti nei cataloghi di più di 20 compagnie aeree. Nel 2019 Sprout ha segnato un giro d’affari di 4.6 milioni di euro e si aspetta di raggiungere quota 7 milioni nel 2020. Il tasso di crescita delle vendite lo scorso anno è aumentato nel 75%.

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