Per gli italiani il fenomeno delle fake news crescerà nei prossimi 2 anni

La difficoltà di accedere a un’informazione di qualità sembra preoccupare gran parte degli europei, con il 59% di essi preoccupato per la diffusione delle fake news. A rivelarlo i dati dell’indagine sulla fiducia nell’informazione commissionata a livello europeo da Readly (servizio di abbonamento digitale che consente di avere accesso illimitato “all you can read” a migliaia di riviste nazionali e internazionali in una app, sia in streaming che in assenza di internet), dove emerge anche che il 63% degli italiani teme di non poter accedere a un’informazione veritiera contro il 56% degli intervistati in Germania e il 48% in Svezia. In particolare, il 33% degli italiani ritiene di essere esposta “spesso” a notizie false e addirittura il 12% “molto spesso”. Percentuali che aumentano tra i giovani tra i 18 e i 34 anni: il 41% di essi si ritiene “spesso” esposto alle fake news e il 19% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ritiene di esserlo “molto spesso”. Nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni solo uno su 100 ritiene di non essere in alcun modo esposto alle fake news. Secondo la ricerca di Readly, la fiducia nell’informazione appare compromessa a livello globale. Gli intervistati, tuttavia sembrano avere a cuore la ricerca di fonti di qualità per garantire che ciò che stanno leggendo sia veritiero. Oltre un terzo dei lettori (38%) ha dichiarato di verificare personalmente la veridicità delle notizie, percentuale che sale al 49% tra i 18-24enni. Il 40% degli italiani afferma di ritenere che una notizia sia vera se riportata da una piattaforma affidabile, come un’app di riviste, o da un autorevole organo di stampa (38%); la percentuale sale al 42% tra i giovani dai 18 ai 24 anni. In media un quarto degli intervistati ritiene di essere sicuro che il contenuto sia attendibile se è firmato da un giornalista noto (24%). Nel considerare l’approccio all’informazione, il 9% degli italiani ha dichiarato di avere attualmente accesso a un giornalismo verificato e di qualità tramite servizi a pagamento; il 35% ritiene di essere disposto a pagare in futuro per accedere a contenuti editoriali garantiti da un editore ed evitare di incappare in notizie false. Questa percentuale sale al 40% tra i giovani dai 18 ai 24 anni, così come nella fascia di età tra i 45 e i 50 anni. La ricerca commissionata da Readly ha dimostrato che le aspettative future in termini di veridicità dell’informazione sono basse: quasi i due terzi (63%) degli italiani intervistati ritengono che le notizie false aumenteranno nei prossimi due anni. Tre su quattro nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni (74%) affermano di essere preoccupati per la difficoltà nell’accedere a contenuti verificati. Il 17% degli intervistati ritiene che non sia possibile smascherare una fake news.

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