Toluna: le piattaforme streaming must have degli italiani

Secondo un sondaggio di Toluna, su un campione di oltre 1000 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana con almeno 16 anni, per indagare le nuove abitudini degli italiani nell’era dei contenuti on demand, la passione per i contenuti in streaming unisce 9 italiani su 10. Indipendentemente dal genere e dall’età, il 90% degli intervistati dichiara infatti di guardare contenuti online in streaming con il 56% dei giovani tra i 18 e i 34 che guarda la tv on demand giornalmente e il 48% degli over 55 che la utilizza più volte alla settimana. Si conferma la supremazia di Netflix, scelta non solo del 46% degli intervistati, ma anche e soprattutto dei giovani (59%), segue Amazon Prime Video (27% – percentuale che sale al 31% per i Baby Boomers) e Sky Go (19%). I contenuti streaming sono però disponibili anche su piattaforme gratuite, tra le quali primeggiano YouTube (56%), RaiPlay (15%) e Mediaset Play (13%). Diversa però l’audience per le piattaforme dei due principali broadcaster italiani: RaiPlay riscuote un particolare successo tra gli over 55 (20%), mentre Mediaset Play coinvolge un pubblico più giovane (20%) e femminile (15%). I device privilegiati sono il pc o il portatile di casa (64%), lo smartphone (58%) – scelto soprattutto dai giovani tra i 18 e 34 anni (66%) –la smart tv (40%).  Gli italiani amano in particolar modo videoclip brevi e film (69%), serie tv (68%) e programmi tv (48%). Tra le diverse generazioni emerge come denominatore comune il film, scelto dall’80% dei giovani (18-34 anni) e dal 67% della Generazione X (35-54), ma analizzando i risultati nel dettaglio, si nota che i giovani preferiscono anche le serie tv (80%) mentre la Generazioni X i brevi videoclip (70%). Riguardo alla percezione della pubblicità sulle piattaforme streaming oltre un italiano su 2 dichiara di non amare la pubblicità, anche se non pagherebbe per non vederla più, mentre il 44% dei giovani afferma di skipparla sempre. Una maggiore attenzione tra gli over 55: il 37% dichiara infatti di saltare lo spot solo in base al contenuto, mentre 1 su 10 risponde di guardarlo interamente. Alla domanda “Hai mai visitato il sito dell’azienda o del prodotto pubblicizzato mentre stavi guardando contenuti in streaming?”, il 50% del pubblico femminile risponde negativamente, mentre quasi 1 uomo su 2 risponde affermativamente. Persino la durata dello spot non lascia indifferenti gli intervistati: per il 37% un video pubblicitario di 30 secondi è troppo lungo, per il 28% non deve superare i 15 secondi, mentre per il 18% il tempo massimo è di 45 secondi. Dalla survey emerge anche che gli italiani sono disposti a mettere mano al portafoglio per la fruizione dei contenuti in streaming: 6 su 10 affermano non solo sono abbonati, ma possiedono anche un account a su 1 o più piattaforme. Un successo in crescita anno dopo anno che coinvolge specialmente i giovani. Quasi la metà degli intervistati tra i 18 e i 34 anni dichiara di essere iscritto a più piattaforme rispetto allo scorso anno. In aumento anche il tempo speso sui portali dedicati allo streaming: il 58% dei rispondenti conferma di guardare contenuti online più spesso rispetto al 2018.

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