Nell’ottavo Country Brand Index 2019, l’Italia risale di quattro posizioni

FutureBrand ha reso noti i risultati dell’ottava edizione del Country Index, che stila la classifica dei primi 75 Paesi nell’elenco della Banca Mondiale (per PIL) in base alle risposte di 2.500 intervistati relative alle dimensioni di “Purpose” ed “Esperienza” di un Paese, che comprendono parametri come cultura, business, turismo, qualità della vita e sistema di valori. L’importanza di parametri come “Tutela dell’ambiente”, “Qualità della vita” e “Tolleranza” cresce nell’Index 2019, attestandosi tra i misuratori più rilevanti nella definizione della grandezza di un Paese. i primi 3 Paesi (Giappone, Norvegia e Svizzera) stanno raccogliendo i benefici della loro stabilità politica, dell’attenzione al sociale e della neutralità, mentre i Paesi con politiche polarizzanti e marcata instabilità socio-politica (Inghilterra, Stati Uniti, Francia, India e Brasile,) hanno perso posizioni. Gli Stati Uniti infatti perdono cinque posizioni (12° posto) e il Regno Unito ne perde sette (19° posto), venendo percepiti entrambi come Paesi meno appetibili come destinazioni turistiche e con meno appealing anche per gli investitori, che mettono in discussione le politiche che ne influenzano il sistema di valori. Quest’anno l’Italia è l’unica nazione del G7 a scalare la classifica del FutureBrand Country Index, guadagnando 4 posizioni rispetto al 2014. Il Bel Paese si conferma al primo posto per la ricchezza dei “punti di interesse storico” e il “patrimonio artistico” e la cultura”. Tuttavia, infrastrutture non sempre all’altezza della situazione, un rapporto qualità-prezzo giudicato poco conveniente e l’assenza di politiche concrete che impediscano alle città d’arte di trasformarsi in luoghi iper-affollati, sono aspetti su cui l’Italia dovrebbe concentrarsi. Il fascino che l’Italia esercita sui turisti di tutto il mondo non è diminuito rispetto al 2014: quest’anno il nostro Paese si classifica al primo posto come il Paese più ambito come meta turistica. L’Italia è prima anche per la qualità e l’ampiezza dell’offerta enogastronomica (torniamo a scavalcare i cugini francesi che erano primi nel 2014). Dal punto di vista della produzione, l’Italia ottiene un buon punteggio come Paese di “prodotti autentici” (3° posto); arriva al 6° posto per “prodotti unici” e al 7° per “intenzione di acquisto”, ottime notizie per le aziende italiane e un forte potenziale per l’esportazione e il commercio. Gli aspetti a cui prestare massima attenzione riguardano i settori toccati da quei parametri di valutazione importanti nell’Index 2019: ambiente, qualità della vita e tolleranza. L’Italia al momento è ferma al 46° posto nella dimensione che riguarda la tutela ambientale. Più preoccupante per un Paese che fa affidamento sul turismo, è la 44a posizione occupata dall’Italia nel parametro relativo alla “Tolleranza”. Come terza economia dell’Eurozona, l’Italia sta affrontando anche una seria battaglia economica che, se dovesse fallire, potrebbe incidere sulla solidità dell’economia europea nel suo complesso. Nell’Index, l’Italia si colloca al 33° posto nel ranking “Good for Business “, dimostrando di avere un buon margine di miglioramento. Infine, l’Italia è al 37° posto nella classifica della tecnologia avanzata dietro la Slovacchia, giudicata più smart, e appena sopra al Sudan.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *