Iab Forum 2018: potere e responsabilità del digitale

Quella che si è conclusa il 13 novembre al MiCo di Milano è un’edizione di Iab Forum rinnovata nella struttura e nei contenuti. Giunto alla sedicesima edizione, l’evento ha voluto come sempre essere promotore della “buona cultura” digitale a tutto tondo. Accanto a un excursus puntuale sull’andamento del settore, che continua a crescere in modo sostenuto, non sono mancati approfondimenti e riflessioni sull’etica.Un’edizione incentrata sull’uomo e sulla sua capacità non solo di produrre innovazione tecnologica, ma anche di guidarla e governarla. Le due giornate del Forum sono state scandite dal claim “I Am Everywhere – Challenges of Mobile Society” con oltre 30 ospiti provenienti dal mondo scientifico, culturale, universitario, imprenditoriale, artistico e giornalistico si sono alternati sul palco per condividere visioni, riflessioni, idee creative e dirompenti. Il filo conduttore è stata la consapevolezza che l’unica comunicazione digitale efficace è quella che si rivolge alle persone e non agli utenti, che sa leggere la società, raccontare dove sta andando e prendere posizione quando è necessario farlo. Durante la due giorni è stata anche annunciata la Federazione Digitale, nata dalla collaborazione tra Netcomm e IAab Italia, che si propone di operare a favore dello sviluppo dell’economia digitale e dell’utilizzo delle nuove tecnologie per l’innovazione del Paese. Una federazione aperta all’ingresso di altri soggetti, in primis associazioni e università, per dare vita a iniziative congiunte per sensibilizzare interlocutori privati e istituzionali su quanto sia decisivo uno sviluppo sostenibile dell’ecosistema digitale nel suo complesso. In uno scenario dominato dai giganti del web il tema della qualità e della trasparenza dell’advertising online è cruciale per poter attirare nuovi investimenti, un tema affrontato da diversi ospiti come Gerry D’Angelo, global media director P&G, Giulio Malegori, ceo Dentsu Aegis Network EMEA, e Hamish Nicklin, chief revenue officer Guardian News & Media. Dalla discussione è emerso come trasparenza e qualità rappresentino i punti fondamentali per un mercato che voglia essere realmente sostenibile. Da qui è nato lo Iab Quality Index per misurare in maniera standardizzata e attendibile la qualità dei bacini pubblicitari. Durante Iab Forum si è parlato anche di intelligenza artificiale ed etica; di nuovi modelli culturali, partendo dalle città; di smart citizen e di smart city; di blockchain. Carlo Noseda, Presidente di Iab Italia, ha anche lanciato una call to action al settore: «Il contesto in cui operiamo non è dei più semplici, ma come Iab Italia siamo convinti che l’industria digitale si trovi in un momento storico irripetibile e che questa sia l’occasione giusta per cambiare la rotta, accompagnati da proposte e azioni collegiali a livello di sistema. Abbiamo bisogno di queste azioni. È il momento giusto per ripartire tutti insieme e più compatti di prima. Le opportunità che ci si prospettano davanti sono infinite, ma vanno guidate».

 

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