Arrivato alla sua settantesima edizione il Prix Italia torna a Capri

Capri, 1948. La guerra è finita da poco e l’Italia cerca di rinascere lo fa anche attraverso la radio. E proprio in quell’anno la Rai organizza a Capri il primo convegno Internazionale di arte radiofonica, con altri 14 Paesi. È nato il “Premio Italia”, che nel tempo diventerà “Prix Italia” estendendosi alla tv e quindi anche al web. Capri, 2018. Il premio torna dove tutto era cominciato. I 15 Paesi membri di settant’anni fa sono diventati cinquanta, le emittenti oltre cento, provenienti da tutto il mondo. E dal 25 al 29 settembre, la Rai e il Prix propongono proprio a Capri incontri e dibattiti con i maggiori esperti internazionali per leggere, attraverso i linguaggi di radio, tv e web, il nostro mondo e le sue sfide. Non mancherà, come da tradizione, il concorso per premiare il meglio di radio, tv e web da tutto il mondo, nelle diverse categorie. I programmi finalisti sono 77 di 30 emittenti dall’Australia alla Russia, dal Giappone al Finlandia: nelle short list molta Francia con 13 programmi selezionati; seguono Germania con 9, Italia con 8, Danimarca con 7 e Svezia con 6 produzioni. Delle otto proposte italiane, sei sono firmate da Rai. Nella sezione Radio Documentary and Reportage partecipa “Il sottosopra” di Radio3, viaggio sonoro nelle miniere della Sardegna, accompagnato da chi ha vissuto quei luoghi. Per le Tv Performing Arts è tra i finalisti “A modo mio” di Rai3: cinque storie di vita e di scelte di persone che hanno saputo trovare percorsi espressivi originali. Sempre per la tv concorre tra i Tv Drama “Il cacciatore”, serie coprodotta da Rai Fiction e in onda su Rai2. Doppia nomination, invece, per la sezione Web factual, di “Timeline”, live streaming sull’attualità che coinvolge RaiPly e tutti i social, e di “Radio Rai Techetè” che offre on demand lo sterminato archivio radiofonico del Servizio Pubblico.  Nel Web Entertainment, infine, Rai partecipa con “Techesai Social Quiz”, in cui la storia della  Rai diventa un gioco. A rappresentare l’Italia tra i finalisti del Prix nel nuovo Premio Speciale per la Crossmedialità, inoltre, due produzioni di Sky Arte Italia e di Gedi Digital. La prima è “Il mistero dei capolavori perduti” con la storia della sparizione e della “rinascita” di un capolavoro di Caravaggio; la seconda “Cronache di un sequestro” ricostruisce invece i 55 giorni del sequestro Moro unendo alla parola scritta le immagini e i linguaggi sul sito del quotidiano Repubblica.

 

 

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