L’e-commerce italiano continua a crescere a doppia cifra. Nel 2018 previsioni a +15%

L’e-commerce italiano mantiene le promesse e proseguirà la sua crescita anche nel 2018 con un valore degli acquisti online che arriverà a quota 27 miliardi, +15% rispetto al 2017. A dirlo la ricerca dell’Osservatorio Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano presentata ieri durante l’inaugurazione del Netcomm Forum. Gli acquisti e-commerce di prodotti guadagneranno sempre più terreno facendo registrare un tasso di crescita quattro volte superiore ai servizi, mentre il ruolo dello smartphone diviene sempre più centrale: un terzo degli acquisti online sarà effettuato attraverso dispositivo mobile e per alcuni merchant l’incidenza degli acquisti da questo device supera i due terzi. Le previsioni per il 2018 rivelano che la domanda e-commerce sarà trainata dai prodotti e in particolare da quei settori ormai definiti storici che crescono con un ritmo più vicino alla media: Informatica ed Elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro, Abbigliamento (+21%) che passa da 2,4 miliardi nel 2017 a circa 3 miliardi nel 2018, l’Editoria (+25%) con 1 milione di euro. I settori che da qualche anno vengono connotati come emergenti segnano, invece, performance superiori: Food & Grocery (+34%) che passa da 0,83 miliardi di euro del 2017 a 1,1 miliardi, Beauty (+29%) con quasi 430 milioni, Arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi, Auto e Ricambi (+26%) che sfiorano i 610 milioni. Lo sviluppo prosegue anche per quanto riguarda i Servizi, seppur a ritmi meno sostenuti: sia il settore Turismo e Trasporti (9,7 miliardi di euro) che quello delle Assicurazioni (oltre 1,3 miliardi di euro) crescono del 5%. La crescita dell’e-commerce nel 2018 ha come conseguenza il graduale cambiamento del comportamento d’acquisto degli italiani che si spostano sempre più sul canale digitale: se nel 2017 si rilevava un’incidenza del 5,6% sul totale del retail, nel 2018 ci si aspetta possa raggiungere il 6,5%. La quota ad appannaggio dei negozi fisici rimane di assoluta maggioranza (oltre il 90%), ma questo dovrà portare sempre più le aziende a ripensare il proprio processo di vendita in ottica di omnicanalità. L’aumento del numero di eshopper a livello mondiale è inarrestabile: le persone che utilizzano il web per effettuare acquisti sono passate da 1,66 miliardi del 2016 a quasi 2 miliardi nel 2018, e si prevede che entro il 2022 arriveranno a superare i 2,5 miliardi. Anche le vendite online seguono questo trend: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari, e si stima che nel 2018 sull’online verranno effettuati acquisti per un valore di oltre 2.800 miliardi (con un tasso di crescita annuo del +23%), arrivando nel 2021 a 4.878 miliardi. In Italia chi sceglie il canale online per acquistare lo fa soprattutto in virtù dei prezzi ritenuti più convenienti (ragione indicata dal 49% del campione). Nel nuovo quadro competitivo anche la logistica gioca un ruolo fondamentale: per tre quarti dei consumatori qualità e ampiezza dei servizi di consegna e di gestione del reso sono cruciali nelle scelte di acquisto. I servizi attuali soddisfano la quasi totalità (98,2%) degli utenti, ma le sfide del futuro riguardano lo sviluppo dei servizi di prossimità, l’accrescimento della velocità di consegna, i servizi di gestione del Last Mile e il recapito attraverso droni e robot. Nell’esperienza d’acquisto del consumatore, i dispositivi mobile giocano un ruolo sempre più rilevante. La connessione a internet disponibile in ogni momento e in ogni luogo, la condivisione delle esperienze, la virtualità che aumenta l’interazione col cliente sono fattori che hanno modificato il quadro competitivo e i grandi player del settore tecnologico hanno posto al centro della loro strategia di crescita il device mobile. Tanto da divenire sempre più utilizzato anche per effettuare transazioni. Il mobile sarà sempre più centrale anche nello sviluppo dell’omnicanalità, in una nuova fase in cui l’offerta d’acquisto supera la dicotomia fisico-virtuale a favore di un’integrazione sempre maggiore tra online e offline. Il negozio rimane essenziale nel processo d’acquisto e il personale dovrà sviluppare la capacità di fare da ponte tra il mondo digitale e quello fisico, mettendo al centro le informazioni sul prodotto e sulle sue disponibilità. Il consumatore è la figura chiave di questa evoluzione e la sua esperienza di “onlife commerce”, in cui l’acquisto rappresenta soltanto una parte di un processo conversazionale più ampio con il brand e il venditore, sarà resa ancora più personale dai big data e da algoritmi intelligenti che riconoscono i comportamenti e permettono di creare offerte coerenti a essi, soddisfacendo appieno le crescenti aspettative dell’utente.

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