Il mercato pubblicitario italiano chiude i primi cinque mesi in lieve crescita

I primi cinque mesi dell’anno si chiudono per il mercato degli investimenti pubblicitari con una crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2016 (–1,9% se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social). Positivo l’andamento del mercato anche nel singolo mese di maggio: +2,7% (+1,3% senza search e social). Relativamente ai singoli mezzi, grazie a un maggio positivo (+1,2%), la tv chiude il periodo gennaio-maggio in sostanziale stabilità (–0,2%). L’andamento di quotidiani e periodici nello stesso mese è differente: continuano infatti a calare i primi (–7,3%), mentre i magazine registrano una performance, seppur timida, positiva (0,8%). La raccolta nel periodo cumulato rimane comunque negativa per entrambi: quotidiani a –10,3% e periodici a –6,1%. Continua invece il buon andamento della radio che, grazie a un singolo mese di maggio a +14,8%, chiude i cinque mesi con una crescita del 4,1%. Ha spiegato Alberto Dal Sasso, TAM e AIS managing director di Nielsen: «A maggio il mercato è andato meglio delle aspettative e registra un segno positivo nei primi cinque mesi dell’anno nel suo perimetro totale.  Nei prossimi due mesi verranno a mancare gli apporti degli eventi sportivi che hanno caratterizzato l’estate del 2016, ma la tendenza rimane positiva. Avremo due mesi di stallo fisiologico, dal momento che il mese di giugno 2016 aveva fatto registrare una crescita del 9,3% trainata dagli Europei di Calcio. Già con l’inizio dell’autunno, torneremo a rivedere numeri positivi: si consideri che nel 2016, il periodo settembre-dicembre aveva segnato una crescita dell’1,4%, a differenza di un quadrimestre precedente che cresceva in termini più robusti del 4,8%». Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising chiude in positivo del 7,4% (+0,6%, se si escludono il search e il social). Buoni segnali anche dalla GoTV (2,8%) e dal transit (0,7%), mentre continua il trend negativo di cinema (–14,4%), outdoor (–17,6%) e direct mail (–4,7%). «L’aggancio alla ripresa economica europea da parte dell’Italia, ancora in lieve difficoltà, soprattutto dal punto di vista occupazionale, sarà fondamentale per il mercato della comunicazione. Ugualmente, lo saranno probabilmente del medio termine anche le iniziative tattiche come il Tax Credit. I segnali di ottimismo in termini previsionali emersi dalla recente Assemblea dell’UPA, insieme agli indicatori di cui riportiamo la consueta sintesi, ci consentono di confermare una chiusura d’anno in crescita, seppur contenuta. Si tratta di un risultato importante, considerate le condizioni strutturali di un anno privo di eventi mediatici rilevanti», ha concluso Dal Sasso.

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