IAB Seminar, il performance marketing è la frontiera del futuro

Ospiti istituzionali e rappresentanti della industry, numerose case history e una panoramica dei trend del mercato. Lo IAB Seminar, al quale ieri hanno partecipato quasi mille persone, ha mostrato anche come utilizzare al meglio il performance marketing per rendere più efficienti le pianificazioni online.

Secondo i dati di IAB Europe e presentati da Anthony Rhind, chief strategy officer di Adform, quasi tutti gli stakeholder dell’ecosistema digitale stanno adottando il programmatic trading – ultima frontiera del performance marketing che permette di ottimizzare i costi e raggiungere l’audience desiderata in un’ottica di miglior performance – e potenziando la loro strategia in questo senso. Soltanto il 13% delle aziende, l’8% degli editori e il 7% delle agenzie media ha dichiarato di non utilizzare tecnologie data-driven. Il 56% degli advertiser e il 72% delle agenzie mette in luce, infatti, come il programmatic consenta di ridurre le inefficenze grazie ad un maggior controllo e ad una migliore targettizzazione; il 68% dei publisher conferma che l’approccio “programmatico” permetta una maggior efficienza nella gestione degli spazi. Uno dei temi più toccati nel corso dei lavori è stato proprio quello dell’implementazione di una strategia digitale “performance oriented” opportunamente studiata, ovvero la capacità di utilizzare gli strumenti e le piattaforme che le moderne tecnologie mettono a disposizione in modo più sinergico.

«Il nostro obiettivo è quello di promuovere un approccio olistico al performance marketing – ha dichiarato Paolo Mardegan, consigliere di IAB Italia. – È necessario superare l’idea che vede questo trend come “tecnico” e non di facile fruizione. Dobbiamo lavorare per azzerare le distanze tra performance e le attività di branding. Siamo partiti con l’idea di organizzare un seminar dedicato agli addetti ai lavori e invece la giornata di oggi, ricca di spunti e interventi, ha dimostrato come ci sia davvero voglia di approfondire questi temi. Il prossimo passo è sicuramente quello di mappare il mercato e sopperire alla scarsità di dati ad oggi disponibile».

Nel corso della mattinata – dopo i saluti istituzionali del direttore generale di IAB Italia, Daniele Sesini – si sono alternati numerosi autorevoli ospiti, come Stefano Quintarelli, politico e imprenditore, Marta Valsecchi, direttore degli Osservatori Internet Media e Mobile Strategy del Politecnico di Milano, Fabrizio Angelini, ceo & founder di Sensemakers – comScore Italy, Giorgio Galantis, presidente di FCP-Assointernet. Ha chiuso i lavori della plenaria l’intervento di Nico Valsesia, atleta e recordman in diverse discipline, che ha raccontato come superare i propri limiti nelle grandi imprese sportive.

Al termine degli interventi, si sono tenuti 4 workshop a cura di Connect Part of GroupM, DigiTouch Agency, Ligatus e Mediamond. In occasione del Seminar è stata distribuita in forma cartacea la Guida del Performance Marketing recentemente presentata dal Tavolo di Lavoro. Il documento è stato arricchito con numerose case history per approfondire e creare ulteriori spunti di riflessione e opportunità di confronto.

Sponsor dell’appuntamento erano Bing, Connect (part of GroupM), DigiTouch Agency, Ligatus, Mediamond, Ve Interactive e zanox in qualità di diamond, Clickpoint e Performics come platinum, Adform, EBC – E-Business Consulting in qualità di gold, Kwanko e MainAD come silver.

 

Elena Pescucci

 

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