“Comunicare Domani”, Assocom e PR Hub nel futuro: a fare la differenza idee e creatività

Le nuove tecnologie stanno ribaltando il paradigma della comunicazione. Dalla realtà immersiva ad un utilizzo realmente efficace dei big data. La vera sfida strategica si gioca su questo terreno, dove però saranno ancora le idee e la creatività a fare la differenza per il business delle aziende e per la reputazione delle marche. È questo il messaggio emerso a “Comunicare domani”, l’incontro annuale organizzato da Assocom e PR Hub per fare il punto sul mercato e le tendenze del settore.

«In un mondo che cambia abbiamo deciso quest’anno di cambiare anche “Comunicare Domani” – afferma aprendo i lavori Marco Testa, Presidente di Assocom e presidente e a.d. del Gruppo Armando Testa. – Non è un punto sugli investimenti dell’anno in corso, ma uno sguardo sul futuro per essere pronti ad affrontarlo». «La tecnologia è ormai imperante nell’esperienza quotidiana dei consumatori e non è pensabile oggi che le imprese della comunicazione non sappiano governare un algoritmo – spiega Layla Pavone, consigliere Assocom e a.d. Innovation Digital Magic. – La relazione delle persone con i prodotti e i servizi passa attraverso canali che possono sembrare ancora distanti dal mondo dell’advertising ma che sono invece ormai imprescindibili anche per il nostro settore. Se il consumatore fa la spesa con Oculus attraverso la realtà immersiva, è lui che ci da direttamente gli spunti per costruire la nostra comunicazione, con un meccanismo bottom-up. Non è più il nostro messaggio che porta la persona allo scaffale ma è dalla sua esperienza diretta, mediata dalla tecnologia, che ci arrivano i dati sui quali costruire, con le nostre idee e la creatività, i contenuti per le imprese».

Lo scenario degli investimenti presentato a “Comunicare domani” da Guido Surci, presidente del Centro Studi Assocom e chief strategy & innovation officer di Havas Media Group, parla di un mercato 2016 che chiuderà con un totale investimenti pari a 7.294 milioni di euro, in crescita del 2,4% sul 2015, ed una previsione di crescita del 2,7% per il 2017 con 7.495 milioni di euro. Lo spending nel 2016 vede ancora in testa la televisione, con il 51,1% del mercato pari a 3.626 milioni di euro, seguita dal web col 24% (1752 milioni), a cui seguono stampa (12,9%, 939 milioni), radio (6,3%, 460 milioni), out of home (5,3%, 388 milioni) e cinema (0,3%, 25 milioni). Ma se la stampa continua a soffrire, con un calo degli investimenti del 5,4% nel 2016 e del 5,3% previsto per il 2017, il prossimo anno il digitale diventerà l’unico vero grande driver di crescita unendo ad alti tassi di sviluppo un’importante quota sul totale della spesa: nel 2017 questo settore rappresenta infatti il 25% degli investimenti complessivi.

«Oltre un quarto degli investimenti del 2017 saranno nel digital, in particolare su video, mobile e programmatic – commenta Guido Surci. – Il mobile rappresenterà un terzo della spesa digital ed il settore video avrà una crescita del 18%. Ma il display rimane leader nel segmento specifico ed il programmatic sarà un quinto della spesa display. Questi dati ci confermano che siamo al centro di una grande trasformazione tecnologica. Ma le tecnologie sono comunque mezzi e per arrivare alle persone, coinvolgerle e portarle vicino alla marca servono le idee. E se investire nella conoscenza delle nuove tecnologie è importante, ancora più rilevante è l’esercizio delle idee e della creatività, che passa attraverso una formazione continua e di qualità. Che è uno degli impegni di Assocom per le agenzie associate».

 

Elena Pescucci

 

 

 

 

 

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