Un successo il fundraising per salvare il Battistero

Adele MessinaAbbraccia il Battistero”, l’operazione di mecenatismo popolare per salvare il Battistero di San Giovanni a Firenze, si è conclusa con duecentomila euro raccolti e 15mila persone coinvolte.

La campagna, lanciata da Unicoop Firenze in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore lo scorso gennaio, si è chiusa a fine giugno, e oggi si tirano le somme. E si racconta di un successo. Un simbolo della città che tornerà allo splendore, grazie anche al fundraising durato 6 mesi.

Questo il risultato economico, ma cosa lascia un’operazione del genere nell’immaginario collettivo? Secondo gli organizzatori, un legame maggiore con il territorio e con la propria identità. L’operazione si è svolta così: donazioni minime di cinque euro, e poi con i punti della spesa di clienti e soci Coop, con cene di solidarietà e visite guidate al monumento per valorizzare l’opera e rafforzarne la conoscenza. Più della metà hanno donato dieci euro- condizione per essere iscritti nel registro dei benefattori dell’Opera conservato all’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore e, praticamente, “passare alla storia”- ma c’è anche chi ne ha donati cinquanta. Nel mese di aprile, un flash mob per abbracciare simbolicamente il Battistero, ha visto mille persone a testimoniare ciò che un’operazione di mecenatismo popolare per un simbolo d’eccezione come il Battistero di Firenze rappresenta per i cittadini. Tutelare le proprie origini, la propria storia. Non solo impegno economico, ma una forte esperienza emozionale.

Unicoop Firenze ha contribuito al netto dei diritti di agenzia e dei costi gestionali con altri 50mila euro. Per Franco Lucchesi, presidente dell’ Opera di Santa Maria del Fiore, “il risultato è andato oltre le aspettative. È stato sorprendente- ha detto il presidente- vedere come i cittadini abbiano creduto in questa operazione”.

Il restauro in corso, diretto e finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore con un milione e ottocentomila euro, iniziato a febbraio 2014, riguarda le otto facciate esterne e la copertura del Battistero in materiale lapideo, marmo bianco serpentino verde di Prato e porfido. Un intervento conservativo per eliminare gli strati di incrostazioni nere e i depositi di sostanze inquinanti, e per consolidare e ridefinire gli elementi marmorei che nel tempo si sono degradati.

La cifra raccolta, ha spiegato il presidente dell’ente,  “è servita per coprire interamente le spese legate a un imprevisto in corso di restauro. All’altezza della lanterna, infatti, è stata trovata una situazione non buona delle lastre di marmo della cuspide e dei componenti in metallo che le sostengono, che ha reso necessario un intervento complesso sia per l’altezza a cui è avvenuto, sia per il peso delle lastre”. La fine delle operazioni di restauro è stata infatti posticipata di un mese, a fine ottobre. Nell’ambito del restauro del monumento, le superfici verranno riportate al loro colore originale, e l’impegno preso dall’Opera di Santa Maria del Fiore è che  provvederà ogni anno a operazioni di monitoraggio e pulitura delle superfici del monumento. Laddove gli imprenditori  avevano glissato, quindi, ecco intervenire la massa, il popolo, la gente. Il fundraising. Che è sempre più spesso la strada scelta per sensibilizzare sul “bene comune”.

È recente lo sbarco in Italia di Kickstarter: la grande piattaforma di crowdfunding, infatti, ora permette di pubblicare progetti in italiano e raccogliere fondi in euro. Con Kickstarter i donatori- o meglio i backers– incassano una reward, un premio, a seconda della quota versata.La piattaformaopera sul “tutto o niente”: se l’obiettivo non viene raggiunto, e il goal fallisce, l’addebito non avviene.

Il successo del mecenatismo popolare rappresenta l’altra faccia della medaglia. Quella bella e colorata, quella oltre la sfiducia e la paura. La voglia di guardare al futuro conservando e tutelando quanto abbiamo di più prezioso. Concretamente, e ciascuno in base alle proprie possibilità.

Adele Messina

Giornalista, blogger, Tecnico per la Comunicazione e il Multimedia nel Patrimonio Culturale, Turismo ed Enogastronomia 

Per entrare in contatto con l’autrice: adelemessina.press@gmail.com

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