TBWA\Italia Roma vince la gara per lo spazio Lazio a Expo 2015

Marco FanfaniLa sede romana di TBWA\Italia si è aggiudicata la gara d’appalto per l’ideazione dello spazio espositivo, la realizzazione dell’allestimento e lo sviluppo dei contenuti relativi alla presenza della regione Lazio a Expo 2015, un progetto condiviso con Regione, Roma Capitale e Unioncamere Lazio che coinvolge province, comuni, associazioni di categoria, università, centri di ricerca ed eccellenze imprenditoriali. Insieme alla Lombardia, il Lazio avrà uno spazio permanente fino al termine di Expo e, in assoluto, sarà l’unica regione presente all’interno del Padiglione Italia con uno spazio dedicato alla valorizzazione della ricchezza turistica e culturale, alla promozione dell’unicità dei prodotti made in Lazio e al racconto delle eccellenze imprenditoriali, universitarie e di ricerca. La sede romana di TBWA\Italia ha vinto la gara presentando un progetto caratterizzato dalla forte multimedialità e dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia (visori e monitor leap motion per interagire con le immagini, area dedicata alla visione virtuale 3D, mappe interattive). «Siamo particolarmente orgogliosi di aver avuto l’opportunità di collaborare a questo progetto relativo all’evento più importante del 2015 per il nostro Paese e siamo contenti che, chi ci ha giudicato, abbia compreso le valenze innovative del progetto», ha commentato Marco Fanfani, ceo e country manager TBWA\Italia. L’agenzia, con la collaborazione di Integer, agenzia di retail marketing ed eventi del Gruppo TBWA, si occuperà dunque della progettazione e realizzazione dello stand, dell’implementazione delle tecnologie e della produzione dei contenuti multimediali. Con Filippo Maria Bonifati, responsabile progetto, hanno lavorato Stefano Marchetti, direttore eventi, Erica Cosentino e Fiammetta Russo, project manager. La direzione creativa esecutiva è di Geo Ceccarelli, direzione creativa di Fabrizio Caperna, Anna Di Cintio, art director Paola Buble e Matteo Colavolpe, copywriter Pierfrancesco Meomartini e Raffaella Iollo, con la collaborazione degli architetti Dario Cavalletti e Francesco Pagliariccio.

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