In un mondo sempre più mobile Yahoo! Italia per il 2015 punta sulla piattaforma native advertising

Il native advertising come soluzione per monetizzare il traffico mobile che nel nostro paese è sempre più in crescita.

A un anno dal lancio di questo nuovo modo di pubblicità integrata dei contenuti Yahoo! Italia ha presentato la ricerca sul reale impatto che ha avuto e sui vantaggi per editori, brand e utenti. Davide Corcione, head of agency Yahoo! Italia ha spiegato come il native adv sia la soluzione ponte per traghettare traffico sul mobile, sottolineando come la tendenza per il 2015 sarà quella di investire sul mobile, sempre di più.

Dai dati emersi i native ads hanno una grande visibilità: l’85% li vede su smartphone ed hanno il 21% di visibilità in più rispetto alla tradizionale pubblicità display su mobile.

«Si tratta di un formato molto recente – ha aggiunto Corcione – abbiamo cominciato a parlarne un anno fa e abbiamo visto un grande interesse da parte degli investitori pubblicitari alla ricerca di nuovi strumenti per coinvolgere i loro potenziali utenti, le loro audience. Il vantaggio è quello di sposarsi nel contenuto dei vari siti dove native advertising è presente al posto di vedere la pubblicità puramente come un’interruzione o semplicemente qualcosa di attaccato vicino ai contenuti del sito. Si cerca di integrare la comunicazione pubblicitaria all’interno dei contenuti senza snaturare i contenuti ma facendo diventare la pubblicità qualcosa di fruibile come i contenuti, sempre distinti per evidenziare all’utente che si tratta di pubblicità, pur avendo le stesse logiche di presentazione e fruizione dei contenuti. E questo si sposa molto bene non solo sul mondo desktop, ma anche sul mobile e ancora meglio sulle app. E per i publisher riuscire a monetizzare le app è fondamentale perché gli utenti sono sempre di più sul mobile. Grazie al native advertising riusciamo a mettere assieme il meglio di due mondi: sia il mondo desktop sia il mondo mobile, offrendo soluzioni innovative apprezzate dagli advertiser sia a livello locale sia a livello internazionale».

A Paola Patrini, research and insight manager Yahoo! Italia è toccato raccontare i risultati della ricerca: «La ricerca native advertising è stata condotta in collaborazione con Explora su 1500 intervistati: l’attenzione è concentrata da parte degli utenti su questo tipo di campagne e gli utenti ricordano bene i contenuti. In ogni caso si registra anche un impatto estremamente positivo in termini di engagment e di awerness per tutti i brand testati all’intero della ricerca». Per il futuro è stato annunciato i lancio della piattaforma selfservice: «Al momento la piattaforma è utilizzabile solo attraverso la nostra gestione e consulenza – ha anticipato Corcione. – Vogliamo però allargare questa opportunità a investitori anche minori che avranno maggior autonomia di scelta e gestione delle campagne. Questo sarà uno degli obiettivi del 2015».

 

Elena Pescucci

 

 

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