Publicis vuole Criteo: la gara tra i big è nel programmatic
Dimenticare la fusione mancata con Omnicom Group. Un affare mai conclusosi che urtica ancora i pensieri dei manager ai vertici di Publicis, dopo che gli appuntamenti con le ultime trimestrali hanno palesato uno stato di salute del gruppo guidato da Maurice Lévy decisamente meno brillante di quello della holding ancora sotto la tutela ed il comando di John Wren. La sfida tra i big dell’advertising mondiale, intanto, pare spostatasi dalla conquista ed il posizionamento in territori come Asia e India, a quella per assicurarsi le società più innovative sul versante delle tecnologie legate in qualche maniera alla pubblicità, digitale in primis. Si sono mossi in questo ambiente di recente e con molta convinzione soprattutto Wpp e Havas, ma non poteva mancare all’appello anche l’altro più rilevante e forte player francese. Secondo “Les Echos” per Publicis sarebbe imminente l’acquisizione di Criteo, società transalpina ben quotata sul versante delle piattaforme tecnologiche per il programmatic advertising ed il real time bidding. L’azienda, quotata al Nasdaq, viene attualmente valutata 2 miliardi di dollari e l’annuncio dell’acquisto potrebbe secondo il giornale economico francese arrivare già nelle prossime ore. Fondata nel 2005, Criteo, presente in 37 Paesi, ha sempre una sede a Parigi ma il suo cofondatore e presidente, Jean-Baptiste Rudelle, ha spostato in California il cuore degli affari già dal 2008.