Sky e Mediaset: tempo di decidere sulla pay europea

Logo_skyStanotte saranno note le linee dell’offerta autunnale di Mediaset. Il Biscione si è presentato all’appuntamento con gli inserzionisti avendo già definito il nuovo impianto organizzativo di Rti: Marco Paolini ora si affianca ad Alessandro Salem come primo riporto di Piersilvio Berlusconi, con Federico Di Chio parzialmente depotenziato, come del resto Salem e, a quanto pare, anche la linea successiva di manager che nell’organigramma mantiene la responsabilità delle reti, della fiction e dell’intrattenimento. Chiusa onorevolmente la partita dei diritti tv della Serie A (costati cento milioni circa in più per un pacchetto di squadre più corto), per Cologno oramai sono imminenti le decisioni sulla quota detenuta in Digital + in Spagna. Vendere a Telefonica vuol dire candidarsi ad uscire da un business che richiede dimensioni e ambizioni quantomeno europee: per interessare i soci potenziali, ma anche per affrontare i concorrenti. Sempre più forti e minacciosi. La finestra estiva, infatti, secondo rumors che provengono dagli analisti finanziari londinesi, potrebbe essere quella più logica per annunciare l’avvio dei lavori d’integrazione delle tre piattaforme satellitari di Rupert Murdoch. La 21st Century Fox, alla quale fanno capo le tv del tycoon, detiene il 39% di BSkyB in Uk, il 55% di Sky Deutschland e l’intera Sky Italia e l’entità che nascerebbe dalla fusione avrebbe un valore stimato di circa 10 miliardi di euro.

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