Digitale UE, Renzi: agenda unica, unico mercato e unica authority

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Matteo Renzi comincia finalmente ad aggredire anche le tematiche legate allo sviluppo del digitale, in Italia e in Europa. In occasione dell’incontro Digital Venice, che ha visto pure la partecipazione del commissario UE all’Agenda Digitale Neelie Kroes e dei ceo delle maggiori aziende globali del settore dell’Ict,  il presidente del Consiglio ha auspicato la creazione di una authority unica. La ratio, saggia, è quella di gestire in maniera univoca il processo che deve portare alla nascita del single market europeo del digitale. Per il premier, inoltre, ogni singolo euro investito in infrastrutture digitali va escluso dal patto di stabilità UE. Secondo un recente rapporto del Parlamento Europeo, il completamento del mercato unico digitale apporterebbe benefici più rilevanti di quanto stimato finora: potrebbe incrementare il Pil europeo di almeno il 4% l’anno, con vantaggi economici pari a 520 miliardi di euro. Un mercato digitale pienamente funzionante porterebbe nel tempo guadagni significativi in termini di maggiore produttività, di cambiamenti strutturali dell’economia, di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei costi delle transazioni nei settori tradizionali. Secondo lo studio però «la complessità regolamentare legata alla de-compartimentazione dei mercati esistenti nel settore digitale suggerisce che ci vorrà ancora parecchio tempo per realizzare a pieno questo potenziale».

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