Havas Media Group presenta il Local Connected Marketing


La nuova frontiera della comunicazione commerciale si chiama Local Connected Markeging, l’evoluzione del Location Based Marketing. È quanto è emerso dal workshop promosso da Havas Media Group durante il quale è stato descritto come tutte le attività locali vengono integrate all’interno di un’unica piattaforma per fornire al consumatore un’esperienza engaging che si inserisca all’interno del processo più ampio di Consumer Experience Management.

«Il Local Connected Marketing – ha spiegato Francesco Di Norcia, head of Digital VAS di Havas Media Group – fa leva su una serie di touchpoints: intercetta il cliente nei suoi spostamenti e lo conduce agli asset “owned” che l’azienda ha sul territorio, trasformandolo da utente passivo e non propenso alla “conversion” ad utente attivo e ingaggiato dalla marca. E lo strumento in grado di parlare con tutte le tecnologie a disposizione è senza dubbio il cellulare».

A dimostrazione di ciò i dati relativi all’uso che se ne fa del cellulare: nel 2013, il 50% in più degli utenti rispetto al 2012 naviga attraverso il mobile piuttosto che da pc, per un totale di 20 milioni di navigatori unici al mese.

«Il vero potere del cellulare non risiede nei numeri ma nel “qui e ora”: a differenza degli altri device digitali come pc e tablet, molte delle attività che svolgiamo sul telefonino sono relative a bisogni specifici del momento e del luogo – ha commentato Guido Surci, chief strategy & innovation officer di Havas Media Group. – È questa specificità che le marche devono riuscire a sfruttare per garantirsi una conversazione altamente rilevante ed engaging con i loro consumatore».

Da qui la sfida di Havas Media Group: sapere leggere ed interpretare gli insight attraverso i bisogni del consumatore nel momento del “qui e ora” e trasformarli in una piattaforma di comunicazione che renda la marca Meaningful ed al tempo stesso generi concreti risultati di business. A riprova di ciò Havas Media Group ha lanciato la sua personale applicazione scaricabile da www.apphmg.it.

«Il telefonino non è un “terzo schermo – ha aggiunto Surci – ma il device elettivo per una serie di interazioni legate al “qui e ora”. A questa unicità il cellulare ne unisce un’altra, altrettanto preziosa per le marche che la sapranno sfruttare: quel senso di magia che sperimentiamo quando, ad esempio, il nostro telefono ci permette di ottenere facilmente risultati apparentemente impossibili: far arrivare un autista, riservare un’automobile a pochi isolati di distanza, sapere dove è diretto un aereo visto in cielo».

«Mobile è tutto ciò che sta al di fuori di una tradizionale ricerca attraverso il browser – ha sottolineato Di Norcia. – Le attività e i touchpoint local devono essere integrati in un framework comune affinchè si riesca a generare una relazione duratura nel tempo con il consumer. Havas Media Group, grazie alla sua communication platform, è in grado di interpretare gli insight e seguire le strategie Local Connected Marketing, creando contenuti personalizzati e consigliando il giusto mix delle iniziative affinché si riesca ad essere rilevanti, contestuali e, soprattutto, friendly con l’utente in mobilità».

Elena Pescucci

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