I video sono investimenti a lungo termine: se ne discute all’incontro di Movi&Co

moviDati e considerazioni sullo stato dell’arte dei video in Italia: a fornirli è stato l’incontro “Mai più senza video” organizzato da Movi&Co, che ha lanciato anche l’XI edizione del concorso (con la partnership di Filmmaster) che mette in contatto giovani registi e aziende italiane e internazionali. Giulietta Fara, direttore artistico del Future Film Festival, ha esordito dicendo che aumentano sempre più le possibilità di mostrare video, opzione recentemente introdotta anche da Instagram. «Sono sempre più richiesti dalle aziende – continua. – Lo dimostra una ricerca in cui risulta che il consumo video giornaliero medio è di 4,8 ore e nel 2020 si arriverà a 7 ore». Una ricerca di Pixability ha evidenziato la crescita esponenziale dei video realizzati dalle aziende: i 100 marchi più grandi a livello mondiale generano oltre 9000 video al mese, uno sforzo di produzione che in otto anni ha portato a 258mila video e 9,5 miliardi di visualizzazioni. Il settore che produce più contenuti è quello dei media, seguono tecnologia e auto. Uno scalino sensibile separa gli altri comparti, con un trio composto da abbigliamento, largo consumo e alimentare. Il video ormai è un investimento a medio-lungo termine, al contrario di un aggiornamento su Facebook che ha una vita media inferiore a un giorno. Infatti un video raccoglie il 40% di visualizzazioni nelle prime tre settimane, un altro 30% entro tre mesi e un ulteriore 30% nei nove mesi successivi. I contenuti video hanno una probabilità superiore 53 volte di raggiungere la prima pagina dei risultati di Google rispetto ad altri contenuti (siti aziendali, blog, immagini). Inoltre, sempre in base ai dati comunicati nel corso dell’incontro, chi è stato esposto a un video di prodotto ha una tendenza alla conversione all’acquisto superiore dell’85% rispetto a chi non l’ha visto.

Vanna Assumma

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