Videology, Josè Enrique Rodriguez Rizzo: «In Italia i profitti legati alla video advertising cresceranno dell’80% nel 2014»

rizzoDopo la recente partnership siglata con AddThis, abbiamo fatto il punto sulla situazione della video advertising con Josè Enrique Rodriguez Rizzo, regional manager Southern Europe di Videology, azienda leader del settore.

Quali servizi offre ai propri clienti Videology?

La piattaforma di Videology consente alle aziende e alle proprie agenzie di pianificare, servire, gestire e monitorare campagne di video advertising utilizzando funzionalità e specifiche tipiche della tv, beneficiando al contempo dei livelli elevati di targhettizzazione, ottimizzazione e efficienza tipici del digital media. La tecnologia di Videology trasforma l’esperienza tv e digitale per far sì che il messaggio adatto raggiunga il consumatore desiderato indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Consente inoltre a pubblicitari e media company di monetizzare, estendere ed effettuare previsioni rispetto al loro inventario di video advertising per ottimizzare il rendimento su mercati, schermi e dispositivi. Videology opera su scala globale e sul mercato italiano dalla seconda metà del 2013.

Che opportunità rappresenta il mercato italiano per Videology?

Il mercato italiano è uno spazio molto interessante per noi e lascia intravedere un grande potenziale per il 2014, per via della sua relativa immaturità e della crescente diffusione di Internet mobile. Una ricerca di IHS prevede per l’Italia una crescita annuale dell’80% nei profitti derivanti dai video nel settore pubblicitario, di gran lunga al di sopra della media europea. Pubblicitari e agenzie sono ansiosi di sfruttare il potere emozionale del video nell’ambito di un approccio non dipendente dallo schermo, dato che gli utenti continuano ad aggiungere visualizzazioni da tablet, mobile o pc al loro utilizzo della tv.

In che cosa consistono le due recenti partnership con Yahoo! Japan e Addthis?

È importante precisare che si tratta di due partnership molto diverse tra loro. L’annuncio relativo a Yahoo! Japan descrive la costituzione di un’alleanza strategica volta ad offrire un’offerta completa di advertising multi-screen nel secondo più grande mercato tv del mondo. La piattaforma di Videology consente a Yahoo! Japan di raggiungere meglio i consumatori, grazie alla targhettizzazione e all’ottimizzazione avanzata dei video su più schermi differenti. Mentre la nostra partnership globale con AddThis rappresenta un significativo passo avanti nel tentativo di vincere la sfida legata ai dati globali. Videology sarà in grado di identificare e targhettizzare pubblici specifici, persino in quei mercati, come in Italia, dove i dati convenzionali sono scarsi o non disponibili. I tool di AddThis sono utilizzati su oltre 14 milioni di siti di tutto il mondo e generano un notevole volume di dati comportamentali. In un mercato come quello italiano, questo ci consente di creare più segmenti su misura per pubblicitari e agenzie, con il fine di individuare i consumatori più appropriati per le loro campagne.

Che importanza rivestono queste partnership per la vostra azienda?

L’importanza di entrambe le partnership è fondamentale, sebbene molto differente. Per quel che riguarda Yahoo! Japan, ci troviamo ad essere fornitori tecnologici di uno dei principali innovatori e leader nello spazio video e nel mercato giapponese. Riteniamo che questa partnership sia un’importante testimonianza del nostro impegno nell’area Asia-Pacific e delle nostre capacità nella regione. Per quanto AddThis, invece, è fondamentale perché ci consente di aiutare i pubblicitari a risolvere uno dei problemi più pressanti in molti mercati, ossia la mancanza di dati. Più partnership strategiche abbiamo sui dati, più dettagliata e di valore sarà la nostra offerta al cliente e di conseguenza migliore la nostra capacità di offrire un advertising mirato.

Quali sono i vostri indicatori economici per il 2013 e quali le previsioni per il 2014?

Videology è un’azienda privata e non rilascia informazioni finanziarie specifiche.

Igor Riccelli

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