La Stampa lancia con Google “La Stampa Academy”
«La Stampa Academy sarà un vero e proprio centro di addestramento per il data journalism e il visual journalism. È un nuovo passo che La Stampa compie sul cammino dell’innovazione nel giornalismo», spiega Mario Calabresi, direttore de La Stampa, ai microfoni di Pubblico Tv.
«Il progetto nasce – ha continuato il direttore – nell’ambito del MediaLab, il laboratorio che abbiamo realizzato per sperimentare le nuove modalità di raccontare il mondo, che negli ultimi mesi si è arricchito anche con l’arrivo della nostra innovativa Web Car. Il giornalismo di qualità come quello de La Stampa deve aprirsi alle contaminazioni positive che arrivano dal mondo digitale.
E le redazioni possono diventare incubatori per startup, che collaborino con noi a inventare il giornalismo di domani». La Stampa Academy si rivolge a studenti di giornalismo, ingegneria informatica, design, oltre ad addetti ai lavori post-laurea (con non più di 5 anni dalla laurea), che saranno chiamati a lavorare in gruppo per la realizzazione di progetti multimediali.
«Dalla convinzione che il giornalismo possa avere un futuro brillante, che ruoti attorno alla possibilità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie, nasce la partnership di Google con La Stampa», ha affermato Simona Panseri, direttore comunicazione e public affairs di Google Italia. Per iscriversi, gli utenti devono possedere un profilo Google+ e chiedere di entrare nella community “La Stampa Academy”.
Una volta accettato dall’amministratore della community, l’utente dovrà inviare un messaggio privato a “La Stampa Academy” indicando il team con il quale accedere alla fase II. Laddove ci fossero partecipanti che non hanno un team, sarà cura degli amministratori formare eventuali gruppi. La prima fase prenderà il via a metà gennaio 2014 e durerà fino a fine febbraio.
Al termine inizierà la seconda fase, con l’obiettivo di selezionare tre team che avranno la possibilità di sviluppare progetti di data journalism per La Stampa. I progetti saranno remunerati sulla base di budget prestabiliti, andranno a far parte del MediaLab e saranno pubblicati sul sito e/o sul giornale. A offrire e condividere la loro esperienza saranno, oltre a giornalisti de La Stampa, un esperto di data journalism come Guido Romeo, che parlerà di “storie che solo i dati possono raccontare”, un’iniziativa in collaborazione con Wired.it, e un’autorità nel campo dell’infografica e del visual journalism come Paolo Conti (Visiwa).
Come valore aggiunto, ci sarà poi il contributo di Gianni Riotta, editorialista de La Stampa, e il professor Alessandro Chessa dell’IMT Institute for Advances Studies di Lucca, che tratteranno l’argomento dei Big Data come risorsa per il giornalismo.
Igor Riccelli