TechCrunch Italy: i numeri del 2013

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L’identikit è presto fatto: lo startupper italiano è maschio, fra i 30 e i 40 anni; si occupa principalmente di tempo libero, servizi e Internet of Things.

Lo scenario startup italiano del 2013 è molto vivo ed apre nuove opportunità all’economia del Paese per ciò che concerne il Made in Italy, in particolar modo nei settori del fashion industry, food e turismo, TechCrunch Italy ha infatti ricevuto circa 200 candidature da startup nate negli ultimi 24 mesi. Un dato sorprendente se consideriamo che in   Italia   sono   circa   1000   le   attività  iscritte   al   registro   delle   imprese   innovative. Tra gli ambiti più rappresentati al primo posto troviamo viaggi, tempo libero, geolocation di eventi e di servizi al 20,1%, seguitro dai “Servizi”, soprattutto legati ad esigenze “offline” per agevolare la domanda/offerta di lavoro al 16.6 %; al terzo posto troviamo l’Internet of Things 7,4%, prevalentemente legato a fitness e benessere.

Circa l’80% delle candidature presenta un team interamente maschile, di età media compresa tra i 30 e i 40 anni. Il restante 20% è costituito quasi interamente da team misti, ma sempre con una perdurante prevalenza maschile. Tuttavia tutti i progetti fondati o co-fondati da donne hanno ottenuto i migliori piazzamenti nella prima fase di selezione, accedendo direttamente alle semifinali (30%)o rientrando comunque nei primi 50 selezionati. Un segnale positivo che dimostra l’enorme  potenziale  che  è  in  grado  di  offrire  il  talento  femminile  anche nello scenario italiano  delle startup.

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