Donadon di H-Farm: “Al TechCrunch Italy puntiamo sulla profondità di visione”

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Due milioni all’anno di investimenti, 350 persone in organico, con un ritmo di crescita di circa 50 persone a semestre. Un aumento di capitale pari a 5 milioni di euro per cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato e per ampliare le proprie sedi operative. Sono i numeri di H-Farm, il primo incubatore italiano fondato nel gennaio del 2005 da Riccardo Donadon, che opera a livello internazionale in ambito Web, Digital e New Media, favorendo lo sviluppo di startup basate su innovativi modelli di business.

Da ben 8 anni H-FARM si propone al mercato con il doppio ruolo di incubatore e investitore: da un lato fornisce alla startup il capitale necessario al suo avvio (seed capital), dall’altro affianca il team con un approccio imprenditoriale, attraverso la fornitura di un range di servizi amministrativi, finanziari e commerciali, garantendo alle “neonate” digitali una efficace esposizione al mondo del business, attraverso una interazione stabile e costante con i più importanti manager e imprenditori del settore. Riccardo Donadon, founder di H-Farm, fa parte quest’anno dell’advisory board di TechCrunch Italy, che ha avuto il compito dei selezionare le 8 startup finaliste che concorreranno al premio finale messo in palio da Populis, co-founder dell’evento.

«I criteri che abbiamo adottato nella selezione delle startup – spiega Donadon – sono sempre gli stessi. Innanzitutto c’è da prendere il considerazione la scalabilità, anche a livello internazionale, dell’idea presentata; poi gioca un ruolo molto importante anche la profondità di visione da parte del team». Certamente TechCrunch rappresenta un’occasione da non perdere per i neo-imprenditori digitali. «I riflettori dell’opinione pubblica e del mercato internazionale sono puntati su questa importante manifestazione che rappresenta una vetrina di visibilità che ha pochi eguali nello scenario italiano; un’opportunità da cogliere al volo per fare networking e per avere una visione unica di ciò che accade nel mondo del digital».

Qualità che certamente sono proprie di Donadon, da sempre ammaliato dal sogno americano, con il cinema e internet in cima alle sue passioni. Dopo aver lavorato in Benetton, dove porta a termine il progetto del primo centro commerciale virtuale Mail Lab Italia, nel settembre del 1998 Donadon fonda E-TREE, che diventa in pochi mesi una delle società di riferimento in Italia nell’ ambito dei servizi Internet. Velocità di crescita e metodologia di business permettono alla società di raggiungere i 26 miliardi di lire di fatturato già nel terzo bilancio con un ottimo utile netto e 160 dipendenti.  E-TREE viene ceduta al 100% al gruppo Etnoteam nel 2001. Dopo una breve pausa, nel Gennaio 2005 per Donadon è arrivato il momento di fondare H-FARM. Una scalata verso il successo dunque, in cui Donadon ha dovuto fare i conti con la difficoltà di reperire fondi di finanziamento: «Stiamo affrontando questo tema in concerto con Italia Startup e con il Ministero degli Esteri sul progetto “Destinazione Italia”. Sarà comunque difficile recuperare finanziamenti – conclude Donadon – fino a quando in Italia non si presenteranno opportunità effettive nel mercato italiano».

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