Benatti, POG e le concentrazioni: «Ci vorrebbe un’authority che vigilasse meglio»
Ne ha passate di peripezie legali Marco Benatti, ex country manager di Wpp e presidente di Fullsix, gruppo specializzato nel business digitale, divenuto qualche anno fa arcinemico di Martin Sorrell. E delle concentrazioni non regolamentate.
Da tempo Benatti protesta e fa sentire la sua voce anche a livello delle istituzioni competenti stigmatizzando la maniera in cui WPP gestirebbe la sua posizione ‘dominante’ sul nostro mercato locale.
Interpellato sulla sempre più frenetica corsa verso le concentrazioni che sta interessando il settore, con la recente fusione di Publicis e Omnicom quale elemento di attualità, il manager commenta: «Tutto il mondo va verso le concentrazioni, tanti player allargano il fronte delle proprie presenze ed è difficile fermare o definire il confine del business di nuovi colossi dei media come Facebook, Google, Amazon.
Credo che in questo contesto sia più che mai naturale un contro bilanciamento, una sorta di equilibrio tra domanda e offerta; e quindi è giusto che si formino grandi gruppi anche nella comunicazione. Il pericolo però non è nell’aggregazione, ma nel comportamento di questi colossi, cioè nell’abuso della posizione dominante.
E’ chiaro che se si fa dumping, si abbassano le tariffe, si rende il mercato più complicato per i piccoli, si svolgono attività di brokeraggio, viene meno la trasparenza che è l’anima del mercato. La regolamentazione è possibile, infatti per quanto riguarda il brokeraggio, in Francia nel bene e nel male vale il riferimento della legge Sapin.
Mirare ad una posizione dominante fa parte delle logiche competitive, il problema sono i comportamenti: alcuni manager ne abusano e non si comportano in modo corretto, e in più in Italia abbiamo un sistema di authority che non vigila abbastanza.
Nel novembre 2012 l’Agcom aveva realizzato un’indagine conoscitiva in cui si rilevavano posizioni dominanti volte a inficiare il pluralismo del sistema dell’informazione. Ne è seguita un’interrogazione parlamentare e una risposta di Corrado Passera, allora ministro dello sviluppo economico, ma poi non se ne è saputo più niente…».
Dopo anni di perdite, Fullsix ha raddoppiato il fatturato negli ultimi sei mesi. «Tutti ci davano per morti – riprende Benatti – infatti nel 2008 eravamo nella blacklist di Consob, ma siamo riusciti a decollare e ora stiamo procedendo bene con 5 società operative e 300 persone».
Vanna Assumma