Barilla si aggiudica il ’“Premio dei Premi’” per la costruzione dello stabilimento sughi di Rubbiano inaugurato nel 2012

L’inaugurazione alla presenza delle più importanti autorità italiane e, tra gli altri, dell’allora premier Mario Monti ne aveva sancito la solennità. L’apertura dei cancelli del nuovo stabilimento di sughi Barilla, avvenuta a Rubbiano (provincia di Parma) lo scorso ottobre, aveva lanciato segnali forti: puntare sulla qualità del made in Italy e sulla valorizzazione del lavoro, anche in piena crisi.

Una strategia che ha premiato il Gruppo, insignito nei giorni scorsi dal ’“Premio dei Premi 2013’”, istituito dal Governo Italiano per rendere onore ad aziende, enti pubblici, privati o singoli ideatori, che decidano di farsi attori dell’’innovazione, sostenendo il loro ruolo nello sviluppo sociale, economico e scientifico del Paese.

Non è la prima volta, dato che all’azienda parmigiana erano spettate anche l’edizione 2011 (innivazione di prodotto) e 2012 (progetto ’“Made in Barilla’”). Lo stabilimento, progettato ed ultimato in meno di un anno, grazie a Barilla e ad oltre 240 aziende esterne a fronte di un investimento complessivo di 40 milioni di euro, rispecchia a pieno la mission del premio.

Con circa 2000 lavoratori al proprio interno e un sito produttivo tecnologicamente all’’avanguardia e a ridotto impatto ambientale, infatti, è diventato in meno di dodici mesi uno dei fiori all’occhiello dell’industria alimentare del Paese, in grado di contare proprio sull’italianità come valore produttivo fondamentale. Più dell’’80% dei fornitori dello stabilimento, infatti, sono italiani, così come italiane al 100% sono due delle principali materie prime utilizzate: il pomodoro ed il basilico.

Alessia Ferri

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