La doppia ’“G’” naviga ad alta tecnologia

Un luxury-brand italiano che nel panorama della moda si è distinto per l’’uso efficace delle tecnologie è Gucci, che si avvale di un flagship store all’’avanguardia nonché di un’’oculata gestione dei social network, che ha portato i fans su Facebook a oltre 9 milioni.

Il progetto del negozio di via Montenapoleone a Milano, denominato ’“Immersive retail experience’”, sarà progressivamente introdotto nei principali negozi diretti del brand. L’’obiettivo è quello di consentire ai clienti, grazie alle avanzate tecnologie sviluppate dall’’azienda partner Oooii, di interagire con il marchio in modo coinvolgente.

Su cinque colonne composte da schermi ad altissima risoluzione, realizzati da Planar, vengono proiettate immagini interattive a grandezza naturale. Gli schermi sono video wall lcd ultrasottili da 46’” e 55’”, a basso consumo, disposti quasi a formare un’’unica superficie.

Le immagini, di solito di sfi lata, possono essere guidate da semplici gesti del cliente o dello staff del negozio, per andare avanti, indietro e bloccare il fashion show, per soffermarsi su un look o su un particolare di interesse.

E’’ disponibile anche la funzionalità di ’“interactive shopping’”, con la quale i consumatori interagiscono con uno schermo ad alta defi nizione da 32 pollici per effettuare una ricerca di prodotto per colori e materiali.

Non manca il virtual catalogue, un’’applicazione su iPad (disponibili in negozio) attraverso la quale vengono selezionati i look e quindi proiettati sulle colonne con mini filmati che permettono di visualizzare i capi a 360 gradi, apprezzando ogni dettaglio.

L’’interattività si estende agli schermi sulle scale che portano dal piano terra al primo piano. I cosiddetti ’“starway interactive videowalls’” reagiscono in tempo reale al passaggio del cliente.

Infi ne, in omaggio alle collezioni dedicate al bambino, al secondo piano del flagship di Montenapoleone è stato installato un ’“videowall kid’’s’”, e quando i piccoli si avvicinano appare un orsetto che balla, seguendo le sonorità e i ritmi creati dai bambini stessi davanti allo specchio.

Innovativo rispetto alla media dei fashion luxury brand è l’’approccio ai social network, ad esempio sulla fanpage di Facebook, Gucci manda online i video del direttore creativo Frida Giannini o quelli di sfi late con i ’“dietro le quinte’” e le interviste ai giornalisti. 

Sul network di Zuckerberg Gucci ha anche lanciato ’“Icons of Heritage – Cut & Craft,’” una campagna dedicata alle borse iconiche del marchio ’– la Jackie, la New Bamboo e la Stirrup ’– che ha dato modo per la prima volta agli utenti di caricare il loro contenuto personale.

Si è trattato di un concorso, dove i fans hanno scoperto le tre borse attraverso brevi filmati in 3D, con un link al flagship store digitale, e gli appassionati del marchio hanno poi scaricato intervi modelli in carta delle tre borse, per decorarle e assemblarle seguendo le semplici istruzioni dei video. Infi ne le foto delle ’“opere d’’arte’” sono state caricate in una galleria d’’immagini, dove gli utenti hanno votato i modelli preferiti.

Frida Giannini ha selezionato le tre borse migliori, le cui immagini sono state pubblicate come cover della pagina Facebook del marchio, un’’opportunità per artisti e aspiranti stilisti di raggiungere un pubblico di oltre 9 milioni di utenti.

Quest’’inverno G q ucci ha creato con Triple Lift, una start up nell’’ambito della pubblicità sui social network, una campagna digitale che permette ai consumatori di pinnare i prodotti Gucci direttamente dai banner pubblicitari a Pinterest, aggiungendo l’’immagine ai propri boards.

L’’obiettivo è quello di seguire, attraverso la piattaforma analitica di Triple Lift, l’’interesse del pubblico e l’’esposizione mediatica guadagnata man mano che le immagini navigano attraverso la comunità di Pinterest.

Vanna Assumma  

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *