Indignarsi non basta più

Mi direte che si tratta di una cosa che in questo Paese succede ogni giorno. E’ vero! Ma questo non lenisce la pena, o, meglio, per dirla in modo più esplicito, non mi risparmia un’incazzatura. E non mi tranquillizza neppure l’osservazione che si tratta di una notizia non recentissima, ma risalente ad alcuni mesi fa.

Questo è quanto (riporto pari pari dal sito de L’inkiesta): “I 2 miliardi di euro del ‘Programma Attrattori Culturali 2007-2013’, destinati a migliorare l’offerta culturale nelle Regioni del Sud, non sono stati spesi e dovranno essere restituiti a Bruxelles.

A questi si aggiungono gli 1,5 miliardi di fine 2011. Uno spreco, proprio mentre il nostro patrimonio cade a pezzi”. Nel frattempo tutte le forze politiche in campo dichiarano ad ogni piè sospinto che il nostro patrimonio storico-culturale, laddove fosse adeguatamente valorizzato, potrebbe rappresentare un toccasana per la nostra disastrata economia ed una straordinaria opportunità di lavoro per i giovani afflitti da un’endemica mancanza di opportunità.

Non so voi, ma io non sono più disposto – perdonate l’espressione oxfordiana – a farmi prendere per il culo da questa gentaglia che si trascina nell’ignavia e, se accusata di non aver fatto il proprio dovere, si trincera dietro il paravento delle carte bollate e dei cavilli procedurali.

Per questo rivolgo una pressante sollecitazione al giornalismo d’inchiesta, se esiste ancora: individuate i responsabili di questa vergogna ed esponeteli al pubblico ludibrio. E, già che ci sono, mi permetto anche di indirizzare, con il rispetto dovuto, un invito accorato alla magistratura: accertate le responsabilità, giudicate serenamente, ma, per favore, alla fine, associate alle patrie galere, per un periodo non breve, questa gentaglia. Milioni di cittadini perbene e di giovani avviliti e senza lavoro ve ne saranno grati.

Lorenzo Strona

strona@lsep.it

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