Il “gusto” del passato, tra rosolio e confetto, nel libro della bisnonna

«Una ricerca dal ‘700 a oggi» dice lo chef Alessandro Circiello commentando lo “storico” libro di ricette “Essenze di felicità” che è stato appena presentato dalla giornalista e scrittrice Antonella Martinelli, autrice di Porta a Porta, all’interno dell’atelier Antonio Riva di Milano.

«Martinelli ha raccolto i segreti di cucina della bisnonna – continua il giovanissimo chef – e con il mio aiuto ne è nato un libro. Sono ricette antichissime, prevalentemente dolci da credenza, sorbetti e spume, addirittura si legge della nascita della pastafrolla che è la base per antonomasia.

Ovviamente ho rivisitato molte ricette anche perché tanti ingredienti non si trovano più, e le ho alleggerite rendendole più salutari e adatte anche ai bambini, oltre a renderle facili da realizzare.

Chiaramente un tempo si stava tutto il giorno in cucina, oggi è impensabile realizzare un dolce in 12 ore! Un’idea? Le uova falligare, antica pastafrolla del 700 abbinata a confetture a base di gelsi». Un’ aura di fascino e mistero avvolge questo libro che è un viaggio alla riscoperta del nostro patrimonio enogastronomico, con profumi e sapori inediti, dove la versione antica della ricetta è affiancata da quella rivisitata in chiave moderna dallo chef.

Antonella Martinelli, autrice di diversi programmi televisivi e presente in Rai dal 1983, sottolinea: «Quando ero in soffitta il manoscritto è sbucato fuori, io non l’ho neanche dovuto cercare, e nella grafia della mia bisnonna ho letto molta pazienza, eleganza.

E grazie alla genialità di Circiello, una donna affannata torna a casa la sera e in tre minuti fa un manicaretto e dice al marito “ho fatto un dolce del ‘700”! Insomma, è un libro rivolto a chi vuole ritrovare le atmosfere del passato con ingredienti come il rosolio, il confetto, l’acqua di frangipane, l’ippograsso, alle persone romantiche che possono facilmente realizzare un sorbetto di viole, ma a chiunque vuole spendere poco e ottenere un qualcosa di nuovo, antico e moderno».

Ma perché questa presentazione proprio all’interno dell’atelier dello stilista Antonio Riva? «Ho deciso di ospitare questa presentazione – risponde il creatore di abiti da sposa – perché amo tutte le forme d’arte e questo libro è avvolto da un’aurea di tempi antichi, è arte. Infatti, se questo libro fosse un abito lo collocherei negli anni ’50, con costruzioni molto articolate, impreziosite datanti dettagli».

 Vanna Assumma

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