Il futuro dell’adv, i ricchi cinesi e Puff Daddy

Tanti i seminari e i work-shop che si sono svolti nella settimana del Festival, ad esempio Mec ha presentato Momentum, una nuova metodologia di ricerca e un diverso approccio strategico per il business delle aziende.

Robert Kyncl, vice president Google e head of content di YouTube, in un incontro rivolto alla stampa ha detto che i trend nascono proprio nella più grande piattaforma video del mondo, che oggi conta un miliardo di utenti unici al mese nel pianeta e 20 milioni in Italia.

«Su YouTube – ha sottolineato – c’è una grandissima libertà creativa per le aziende ma è importante mantenere viva la relazione con il cliente, non lanciare contenuti one shot, ma seguire i propri fan giorno dopo giorno.

Bisogna essere sempre “always on”». ZenithOptimedia Cina ha presentato gli interessanti risultati di una ricerca condotta sui consumatori cinesi, focalizzandosi in particolare sulla classe media, in pieno sviluppo nelle aree geografiche al di fuori del Tier 1.

Si prevede che nel 2020 la middle class sarà composta da 356 milioni di persone, con 80mila acquirenti quotidiani, in particolare di abbigliamento di lusso e di device tecnologici. Nel seminario Happy Hacking di Dentsu si è parlato di co-creazione ed è stato citato il progetto Perfume condotto in pieno spirito open source (http://perfume-global.com/visualization.html).

All’interno dell’incontro organizzato da Translation, l’artista e producer Sean Combs – alias Puff Daddy – ha osservato che i brand devono evolversi per dare ai nuovi consumatori interattivi dei contenuti culturali ed emozionanti. Infine, nel seminario “The next big challenge.

Creativity in social media” di LinkedIn si è discusso su come è cambiata la percezione di questo social network da parte degli utenti e di come i social media hanno creato l’audience più grande della storia. Si è parlato anche di storytelling e di come sia importante per l’azienda raccontare non le proprie storie, ma quelle delle persone. 

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