Senza conservanti, profumo, glutine

Su segnalazione di una società concorrente, che ne lamentava l’ingannevolezza, il Giurì ha esaminato la campagna della linea cosmetica Defence Color, prodotta da Icim International, che vantava di essere “senza” una serie di sostanze (conservanti, profumo, glutine), affermando trattarsi del “Make-up che rispetta le pelli più sensibili”.

Oggetto di contestazione era anche il claim “Bionike: da 50 anni in farmacia” e l’espressione “*Nickel tested” ed il suo asterisco. Il Giurì, nella sua pronuncia 119/12, non ha ritenuto ingannevole l’affermazione “senza conservanti”, la cui veridicità è stata dimostrata.

Inoltre, alcuni conservanti hanno una potenzialità allergizzante, di tal che è utile per il consumatore, specialmente per quello che conosca di essere soggetto a reazioni allergiche o che le tema, sapere che quel prodotto non scatenerà tali reazioni collegate ai conservanti e che quindi potrà utilizzare liberamente quel cosmetico.

Non è apparso neppure necessario offrire una migliore specificazione di quali conservanti possano determinare reazioni allergiche, perché il consumatore potrà, se vi sono i presupposti, documentarsi meglio.

Inoltre, mentre è chiaro il claim relativo all’assenza di conservanti, non altrettanto potrebbe accadere qualora tali conservanti venissero nominativamente indicati (affermare “senza parabeni”, anziché “senza conservanti” non gioverebbe ad una migliore lettura dell’ annuncio).

Neppure il vanto della presenza in farmacia da 50 anni è stato considerato ingannevole, essendo ben noto ai consumatori che le farmacie possono vendere prodotti diversi dai farmaci, senza che con ciò sia esteso a tali prodotti diversi una rivendicazione di proprietà farmaceutiche.

Invece, secondo il Giurì, una forma di decettività doveva essere riscontrata nell’asterisco a cui rinviava l’affermazione “*Nickel tested”, ossia nella frase “per garantire che tali metalli non vengano rilasciati sulla pelle dalla matrice cosmetica”.

Infatti, è incontestato che il Nickel non sia mai completamente eliminabile da un prodotto. Non è, quindi, provato che tale metallo non venga effettivamente rilasciato sulla pelle, contrariamente a quanto sostenuto. Anche l’affermazione “senza glutine” è stata ritenuta ingannevole.

L’intolleranza specifica da glutine è tipica dei celiaci e si manifesta attraverso l’ingestione. La potenzialità allergizzante del glutine, al di fuori dei casi di celiachia, è contestata e non è dimostrato che essa sia superiore statisticamente a quella di altre proteine alimentari.

Affermare che i cosmetici sono “senza glutine” è ingannevole per i consumatori celiaci che ritengano erroneamente che sia pericoloso che la pelle venga in contatto con sostanze contenenti glutine.

Il Giurì ha altresì contestato la legittimità del claim espresso in termini perentori “Il Make-up che rispetta le pelli più sensibili”, non ritenendolo né generico, né iperbolico, ma anzi facente leva su parametri ben dettagliati (l’assenza di conservanti, profumi, glutine, metalli), come se solo da essi dipendesse il rispetto delle pelli sensibili.

Icim non ha fornito prova che, a seguito della mancanza di conservanti, profumi, glutine e attraverso la riduzione dei metalli la sua linea cosmetica minimizzava gli effetti allergizzanti, né ha dimostrato l’esistenza sul mercato di prodotti concorrenti aventi effetti allergizzanti maggiori, a seguito della presenza di conservanti, profumi, glutine, metalli. La mancanza di prova sul punto, rende l’affermazione “Il Make-up che rispetta le pelli più sensibili” ingannevole.

Fiammetta Malagoli

malagoli@studiolegalemalagoli.it 

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