Kartell comunica in vetrina

In oltre sessant’’anni di vita Kartell ha collaborato e con designer di fama mondiale quali Philippe Starck, Ron Arad, Mario Bellini, Ronan e Erwan Bouroullec, Anna Castelli Ferrieri, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Patrick Jouin, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Marcel Wanders, Tokujin Yoshioka, Vico Magistretti, Alberto Meda, Front.

Così, il marchio, dopo aver rivoluzionato il mondo del design, ridisegnando attraverso l’’utilizzo di materiali plastici tanti oggetti di uso quotidiano, è oggi consacrato come vera e propria ’“griffe del design’” tanto che, l’’azienda milanese è protagonista di mostre, allestimenti, eventi nelle principali città del mondo.

Se per raccontare la sua storia, Kartell si avvale di un proprio museo aziendale, per illustrare il suo presente, la griffe rivolge alla comunicazione una particolare attenzione, veicolata attraverso libri, eventi, allestimenti, attività di co-marketing.

Tra le pubblicazioni, il libro kARTell è una collezione di oltre 150 interpretazioni dei prodotti Kartell attraverso gli occhi di prestigiosi fotografi, artisti contemporanei e scrittori tra i quali Helmut Newton, David LaChapelle, Peter Lindbergh, Fabrizio Ferri, Bruce Weber, Maurizio Cattelan e Vanessa Beecroft, raccolti in un’’edizione speciale e realizzato con il contributo di Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia.

«Il veicolo principale della nostra comunicazione ’– spiega Lorenza Luti, direttore marketing e retail di Kartell ’– sono i nostri monomarca presenti nelle principali città del mondo. I nostri flagship fanno da megafono al marchio attraverso allestimenti dedicati a prodotti o a eventi particolari ».

Un esempio sono le personalizzazioni che si stanno svolgendo in occasione del decimo anniversario della nascita della sedia Louis Ghost, disegnata da Philippe Starck per Kartell nel 2002.

«Il progetto ’– continua la Luti ’– si chiama ’“10th Anniversary Louis Ghost around the world’”, e ripercorre un viaggio in dieci città internazionali attraverso gli scatti di altrettanti prestigiosi fotografi, a testimonianza della diffusione davvero globale della celeberrima seduta».

Il tour, realizzato insieme al mensile italiano Case da abitare, ha toccato dieci luoghi simbolo in altrettante città nei cinque continenti: Venezia con il fotografo Oliver Haas, Parigi con Francesco Acerbis, Londra con Linda Brownlee, Mosca con James Hill, New York con Dean Kaufman, Rio De Janeiro con Christian Tragni, Cape Town con David Southwood, Pechino con Alessandro Digaetano, Tokyo con Ogata / Saitoogata e Auckland con Katie Lockhart + Darryl Ward.

«I negozi Kartell nel mondo ’– puntualizza Lorenza – saranno protagonisti del decimo anniversario non soltanto attraverso le vetrine dedicate, ma anche con dei party, delle personalizzazioni delle Louis Ghost fatte da artisti locali e altri progetti dedicati». Ghost protagonista su Facebook Negli ultimi anni la comunicazione di Kartell si è focalizzata molto sul web e quindi non potevano mancare, anche per questo anniversario, iniziative sui new media.

Infatti è sulla pagina Facebook di Kartell (facebook.com/kartell) che gli utenti, possono caricare, fino al prossimo 28 febbraio, un’’immagine della loro visione della sedia Louis Ghost.

Gli autori delle tre foto migliori vinceranno ognuno una sedia ’“Louis Ghost ’– Special Edition 10th Anni ver s a r y ’” autografata da Philippe Starck. «Per comunicare in rete ’– spiega la Luti ’– stiamo puntando molto sui video.

In occasione del decimo compleanno di Louis Ghost abbiamo realizzato tre short movie che abbiamo veicolato nel nostro sito e nel nostro canale YouTube». Non solo web Il decimo anniversario della seduta trasparente più famosa al mondo è stato anche l’’occasione per tornare, dopo vent’’anni, a investire nella carta stampata.

«Abbiamo realizzato un pocket ’– continua Lorenza ’– che ripercorre la storia della Louis Ghost e l’’abbiamo veicolato con i maggiori magazine di lifestyle e design». Se in Italia Kartell ha scelto di comunicare attraverso i monomarca e le iniziative web, per l’’estero la strategia prevede invece anche l’’adv su mezzi tradizionali.

«I nostri partner locali ’– dice la manager ’– ci sottopongono la loro pianificazione e noi la approviamo. Anche la creatività è centralizzata e viene realizzata internamente da Ferruccio Laviani, art director del brand, e viene poi customizzata con i riferimenti del partner locale. Claim della campagna è ’“Kartell made in Milano’” per sottolineare il legame a doppio filo che ci lega alla nostra città».

Alessandra Iannello  

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