Il database sui marchi di qualità

Non tutti sanno che, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato istituito un database sui marchi di qualità. Il decreto legislativo n. 59/2010, che ha dato attuazione alla direttiva comunitaria relativa ai servizi sul mercato interno, ha stabilito che i soggetti, pubblici o privati, che istituiscono o gestiscono marchi di qualità relativi ai servizi, hanno l’ obbligo di pubblicare sul proprio sito internet le informazioni relative.

Contemporaneamente, devono darne notizia al Ministero dello Sviluppo Economico. Il Ministero ha, pertanto, allestito una sezione del suo sito a tal fi ne, dando così maggiore diffusione e conoscibilità all’ attività di attestazione di qualità dei servizi contraddistinti da quei marchi e generando un interesse aggiuntivo all’adempimento previsto dalla legge. Ne consegue un migliore monitoraggio del settore e un’ottimizzata divulgazione dei marchi di qualità.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, al fi ne di rendere maggiormente fruibili le informazioni, ha predisposto un database contenente l’elenco dei marchi di qualità dei servizi, classificati secondo vari criteri (carattere, estensione geografi ca, contenuto, caratteristiche della loro gestione).

Molti dei marchi di qualità sono anche stati registrati, ma non sempre ciò avviene, specialmente quando tale segno distintivo riguardi ambiti territoriali o settoriali molto ristretti, nei quali si è più attenti all’ utilizzo del marchio di qualità da parte degli aventi diritto che non a tutelare lo stesso nei confronti di terzi imitatori.

I marchi di carattere generale (es. “Marchio di qualità Gran Paradiso”), cioè quelli che riguardano la generalità dei servizi, sono circa l’11% di quelli inseriti nel database, mentre i marchi di carattere settoriale (es. “Ospitalità Italiana”), ossia che riguardano uno o più settori dei servizi (es. ristorazione, turismo, agenzie immobiliari) sono l’ 88,9%.

Solo nel 7,4% dei casi si tratta di marchi di qualità nazionali (es. “Eco-Bio Turismo”), essendo prevalenti quelli territoriali (es. “Osteria Tipica Tentina”). L’ 85,2% dei marchi contenuti nel database ha lo scopo di garantire la qualità intesa in senso generale, talvolta unitamente ad altri aspetti specifi ci, ad esempio l’adesione a un codice di condotta, la sicurezza e la salute, l’ambiente, la promozione dei prodotti del territorio, la responsabilità sociale d’impresa. Nel 94,4% dei casi, il soggetto gestore è pubblico.

La categoria prevalente è quella dei servizi turistici e di ristorazione (comprendente esercizi commerciali, imprese turistico/ricettive, stabilimenti balneari, ecc.), mentre gruppi di minore entità sono quelli delle agenzie immobiliari e dei servizi vari, che raggruppano attività diverse, generalmente legate dall’appartenenza territoriale (attività del commercio, della ristorazione e del turismo, costruzioni, ecc.).

La consultazione del database, che attualmente riunisce 74 marchi di qualità, è agevole e si può effettuare direttamente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico; può essere fatta per carattere (generale/settoriale), estensione geografica, contenuto, soggetto gestore e gestione. La ricerca relativa alla gestione distingue se il verificatore sia esterno (accreditato o non accreditato) oppure non sia esterno.

Chi voglia comunicare l’istituzione di un nuovo marchio di qualità relativo ai servizi, lo può fare mettendosi in comunicazione con il Dipartimento Impresa ed Internazionalizzazione del Ministero.

Fiammetta Malagoli

malagoli@studiolegalemalagoli.it
 

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