Un network per essere competitivi

Casta Diva Group è una multinazionale con base in Italia e sedi a Praga, Londra, Buenos Aires, Istanbul e Mumbai. A capo del network ci sono Andrea De Micheli e Luca Oddo, amministratore delegato e presidente, che ci hanno parlato di strategie, progetti e novità.

Quali strategie avete sviluppato per essere competitivi?
Applichiamo ancora più forza ai nostri tratti salienti, che sono grande offerta di registi (directors’ orchestra), internazionalità e diversificazione. Inoltre abbiamo acquisito una partecipazione in Bin Jip, un team di produttori-registi-creativi dedicato alla comunicazione web&viral, aprendo così un nuovo teatro di operazioni. Nel campo degli eventi abbiamo appena assunto Manuela Micheli come, direttore clienti e cominciato a creare eventi proprietari e ripetibili, come festival, mostre e così via. Ci manteniamo con i piedi per terra ma di fatto siamo in continuo movimento. Ampliamo il nostro network di registi, poniamo le basi per l’apertura di nuove sedi e coltiviamo le relazioni con i nostri clienti, attuali e futuri. Le nostre sedi di Praga, Londra, Buenos Aires, Istanbul e Mumbai sono un formidabile strumento di accesso a diversi mercati e ci permettono di mobilitarci in tempi super rapidi praticamente in tutti i continenti. Le aziende italiane ed estere con cui lavoriamo hanno mostrato di apprezzare molto quest’apertura al mondo e la convenienza che ne deriva anche per loro.

Quali progetti avete in cantiere?
Per abitudine non sveliamo mai i progetti futuri relativi alla pubblicità; si tratta di un riflesso, ormai automatico, della natura estremamente riservata di molti dei nostri clienti e delle politiche di comunicazione piuttosto severe da essi applicate. Possiamo parlare un po’ più liberamente degli eventi e dire che ci sarà una seconda edizione del festival del cinema italiano Baci – Buenos Aires cine italiano, un evento realizzato nell’autunno del 2011 con Telecom Italia. Il festival è stato ideato da Barbara Nava e da noi ed è un format replicabile anche in altri Paesi. È in cantiere anche una co-produzione con l’Accademia di Brera e Invisibile Film per un corto in 3D realizzato da Francesco Fei, in collaborazione con il nostro team di Casta Diva Cubed. Ci piace definire questi progetti “Titanium” per la loro capacità intrinseca di generare l’attenzione dei media.

Avete avuto ingressi di registi in esclusiva?
Sì, Luciano Quilici, Franco Verdoia e Tano Celentano, che hanno firmato un’esclusiva con la nostra sede di Buenos Aires e sono naturalmente disponibili anche negli altri territori dove siamo presenti.

I new media hanno cambiato il modo di lavorare?
Nella nostra carriera siamo stati pionieri nell’utilizzo dei new media. Abbiamo creato grandi corporate web tv (per Enel e Intesa Sanpaolo) e format virali che sono poi diventati format televisivi (nell’esperienza my-tv). Oggi sfruttiamo quelle conoscenze grazie all’accesso a talenti straordinari abituati a creare contenuti per il web e i social network. La partecipazione in Bin Jip nasce dalla nostra esperienza in questo campo. Creiamo in collaborazione con le agenzie dei nostri clienti format virali e “social” per quei contenuti interattivi che non possono essere veicolati dalla pubblicità classica né dal marketing esperienziale: tutorial, contenuti scherzosi, web series. È un settore in grande espansione dove abbiamo già realizzato storie di successo per Leroy Merlin, Dash e altri brand.

Alessandra Iannello 

Gillette – Fusion Proglide, regia di Christian Lyngbye.
Agenzia Bbdo New York, cdp Casta Diva Pictures.

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Onu – Stand Up, regia di Alberto Colombo.
Agenzia Grey Milano, cdp Casta Diva Pictures. 

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