Strona, Fra Dolcino, un eroe positivo

È in libreria l’ultima fatica editoriale di Lorenzo Strona, presidente di Unicom e fondatore dell’agenzia Pubblidue, ora Lorenzo Strona & Partners, che proprio quest’anno festeggia i quarant’anni di attività. «Il romanzo è ambientato nel Medioevo – dice Lorenzo Strona – a cavallo tra gli ultimi anni del Duecento e i primi del Trecento. Questo è un periodo di grandi cambiamenti in Italia: politici, con la Chiesa che va consolidando il proprio potere, e climatici, che causeranno un repentino passaggio da un periodo di clima mite a lunghi anni con inverni freddi, terreni aridi, dunque carestie e malattie. Da qui deriva anche un periodo di flessione economica e demografica dopo anni di prosperità». È in questo contesto che si colloca la vicenda di Fra Dolcino, protagonista del romanzo, che probabilmente non aveva mai preso gli ordini ecclesiastici ma deve l’appellativo al fatto di essere figlio illegittimo di un prete (ma anche per questo non ci sono certezze).


«La figura di Dolcino – continua l’autore – è rimasta impressa nella memoria delle genti del Nord Italia per lungo tempo, soprattutto tra gli umili e tra chi, nella figura del predicatore (eretico, come lo definì la Chiesa, n.d.r.) vedeva la contrapposizione agli sfarzi, ai vizi, alle ricchezze e alla corruzione di Roma. Esiste poi un legame “affettivo”, poiché si tratta di un mio conterraneo, essendo anche lui della provincia di Biella». Soprattutto, però, l’autore non nasconde di aver scritto il libro anche per, in qualche modo, “riabilitare” la figura di Dolcino, «un eroe positivo», lo definisce, vittima nel corpo e nell’anima della violenta repressione ecclesiastica che colpì numerosi “eretici” o presunte “streghe” (papa Giovanni Paolo II si scusò per questi crimini). Insomma, una “damnatio memoriae” che ha riguardato non solo Dolcino, precursore della Riforma protestante di Lutero (nel senso che le predicazioni dell’“eretico” italiano presentano numerose affinità con quelle che, due secoli dopo, porteranno allo scisma d’Occidente), ma quanti si opposero al potere temporale di Santa Madre Chiesa. L’ultima battuta, il presidente di Unicom la riserva alla situazione che attualmente vive il mondo della comunicazione, ipotizzando una possibile chiusura del 2012 con il segno negativo. 

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