Artemide, il 2011 un anno di successi

È soddisfatto Ernesto Gismondi quando commenta l’andamento di Artemide, la società di cui è fondatore e presidente, e ne ha tutto il diritto. In un periodo in cui le aziende che mantengono le posizioni sono chiamate vincenti dal mercato, segnare un +6,3% nei ricavi è un successo importantissimo. «Se le aziende vogliono vivere – ribadisce Gismondi – devono crescere. Il mantenimento dei numeri è l’anticamera del declino. Per questo ci siamo accaniti, anche in un momento come questo, a dare un grosso slancio al nostro sviluppo. Abbiamo steso un piano triennale che prevede la chiusura del 2012 a 136milioni di euro, quella del 2013 a 143milioni e quella del 2014 fra i 150 e i 160milioni di euro».

Tornando all’oggi i numeri che fotografano Artemide disegnano un successo fatto di ricavi che raggiungono i 130,897milioni di euro, di un ebitda pari a 21,293milioni di euro (+24%), di un utile netto a 6,312milioni di euro (+38,9%) e di una posizione finanziaria netta che ha raggiunto i 13,146milioni di euro (+5,4%). «In questi anni – continua Gismondi – il mondo luce è molto cambiato perché i mercati si sono ampliati e noi vogliamo arrivare ovunque. Oggi la quota export è del 75% e segna un trend in continua crescita. I mercati per noi più importanti, dopo l’Italia, sono Germania, Stati Uniti e Francia. Adesso puntiamo verso l’India (dove sono stati già aperti cinque showroom in altrettante città ndr) e l’Australia».

La strategia di Artemide per l’approccio ai mercati prevede l’apertura di uno showroom (a oggi l’azienda milanese ne ha 60 nelle più importanti città del mondo) «perché – come dice il Presidente – per lavorarci, in un paese, lo devi conoscere. L’evoluzione ha visto mutare anche le modalità d’acquisto. Prima si vendeva nei negozi e il cliente si montava la propria lampada. Oggi, con le nuove sorgenti luminose, più complicate da fare e gestire, la lampada è diventata una macchina difficilissima e complicatissima che però lavora meglio, in modo regolare assicurando risparmio energetico e possibilità di modulare l’intensità. Quindi, anche solo la scelta della lampada rientra nelle competenze tecniche dei professionisti». Proprio in tema di tecnologia un grosso investimento è stato stanziato per il reparto ricerca e sviluppo. «Abbiamo previsto – continua Gismondi – un investimento di 5,6milioni di euro per la costruzione di uno stabile di 3500 metri quadrati che sarà unito all’attuale reparto r&d. Inoltre questa unit è stata rinforzata con nuove attrezzature ed è in collegamento costante con le università di tutto il mondo.

Tutto questi senza dimenticare le altre funzioni aziendali. Infatti fra due mesi verrà inaugurato il nuovo magazzino completamente automatizzato». A sottolineare l’importanza della ricerca, Gismondi ha sviluppato, con Elliott Erwitt la campagna stampa che vede come protagonisti degli scatti tutti gli addetti del reparto r&d. questa creatività segue quella dove al centro c’era un designer con la lampada da lui progettata. La campagna, che ha visto il contributo di Nicoletta Verga, copywriting e coordinamento della campagna e di Pierluigi Cerri, art direction, partita in concomitanza con il Salone, è stata pianificata da Parini Associati sulle testate dal design (Domus, Interni, Abitare e così via) fino a quelle consumer (fra cui DCasa, IoDonna e altre). Grandi novità anche in campo prodotto. Infatti ai designer che da sempre accompagnano Artemide, per il Salone è stata lanciata una nuova collaborazione con l’icona fashion Issey Miyake. Il designer giapponese ha disegnato una collezione di lampade a sospensione, da tavolo e da terra realizzate con un tessuto di fibra derivata dal Pet riciclato che ha innovative capacità di rifrazione della luce.

Alessandra Iannello
 

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